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Banega-Joao Mario: così diversi, così incompatibili. Coesistenza impossibile? Il futuro…

L'argentino e il portoghese con Pioli in panchina hanno giocato insieme solamente 58 minuti

Fabio Alampi

Uno degli equivoci tattici dell'Inter di questa stagione riguarda la posizione in campo di Ever Banega e di Joao Mario: l'argentino e il portoghese, sbarcati a Milano la scorsa estate, avrebbero dovuto portare qualità, corsa e intensità al centrocampo nerazzurro, e si candidavano al ruolo di protagonisti nel campionato italiano. Banega arrivava da due stagioni da incorniciare con la maglia del Siviglia, e i tifosi interisti vedevano in lui quel giocatore di qualità che avrebbe dovuto illuminare il gioco con la sua classe; Joao Mario si era rivelato come una delle rivelazioni del Portogallo campione d'Europa, e per lui l'Inter sborsò la bellezza di 45 milioni di euro per strapparlo allo Sporting Lisbona. Sulla carta, un mix perfetto per sistemare il reparto mediano del campo: uno scenario che non si è ancora realizzato, con i due che hanno finito per farsi concorrenza tra loro.

COESISTENZA DIFFICILE - Da de Boer a Pioli, con la parentesi Vecchi: al loro primo anno in Italia Banega e Joao Mario hanno dovuto vivere una stagione decisamente travagliata. Giunti alla 32esima giornata di campionato, nessuno di loro è ancora riuscito a prendere in mano l'Inter: 20 presenze dall'inizio per l'argentino, 19 per il portoghese. Ma il dato più emblematico riguarda la loro coesistenza in campo: Banega e Joao Mario sono partiti insieme dall'inizio solamente in 7 occasioni. L'ultima risale volta risale a più di un girone fa, in Inter-Crotone, con Stefano Vecchi in panchina: da allora, il nulla. Con l'avvento di Stefano Pioli, i destini di Banega e di Joao Mario si sono divisi: con l'ex tecnico della Lazio alla guida dei nerazzurri i due hanno giocato solamente 58 minuti insieme, e per ben 8 volte uno è subentrato all'altro.

QUALE FUTURO? - Una staffetta che potrebbe modificare gli scenari futuri dei due giocatori: Joao Mario è stato un grosso investimento della società nerazzurra, e una sua cessione è impensabile sia per la cifra spesa (45 milioni di euro) sia per l'età (24 anni). Una sua partenza rappresenterebbe un'enorme minusvalenza, oltre che la tacita ammissione di aver nuovamente sbagliato valutazione su un giocatore. Discorso diverso per Banega: l'argentino è approdato in Italia a parametro zero, e già nel mercato invernale si è parlato di una sua possibile cessione. In caso di addio, l'Inter otterrebe un'importante plusvalenza e risparmierebbe sull'ingaggio del giocatore (3 milioni netti a stagione fino al 2019): un futuro lontano da Milano non è da escludere.

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