FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

copertina

Cambiasso: “Mourinho ha fatto fare un salto di qualità all’Inter. Ronaldo, Ibrahimovic…”

Il Cuchu si racconta in una lunga intervista con il quotidiano La Nacìon

Gianni Pampinella

È una lunga intervista quella concessa da Esteban Cambiasso al quotidiano La Nacìon. L'ex centrocampista dell'Inter ha toccato vari temi e ha parlato di allenatori e giocatori che hanno contribuito alla sua crescita professionale. A partire da José Mourinho: "Ha fatto fare un salto di qualità all'Inter che in quel momento aveva già vinto diversi campionati. Ha aumentato il nostro livello con la sua personalità e il suo modo di essere. Tutto ciò che trasmetteva alla squadra era un senso di sicurezza molto forte".

ZLATAN IBRAHIMOVIC: "Ha la capacità di cambiare una partita dal nulla. Decide una partita dal nulla. Aiuta come meglio non potrebbe i suoi compagni di squadra, perché attira tanta attenzione su di sé da parte dei giocatori rivali che i compagni hanno più libertà di giocare".

RONALDO: "Un fenomeno in tutto, unico nel suo genere. Un ragazzo con così grande carisma che gli ha permesso di giocare a Barcellona, Madrid, Inter e Milan, e non essere odiato da nessuno. Non c'è alcun fan di qualsiasi di questi quattro club che lo criticano. Incluso gli argentini, anche se calcisticamente ci ha puniti, lo vogliamo".

RAUL: "Se mi chiedi quale giocatore vorrei per la mia squadra, se non il primo, lui è probabilmente sul podio. Aveva una mentalità incredibile. Come ha detto Valdano, non è stato il migliore nel colpo di testa, o nel dribbling, né il più veloce, ma aveva tutto. Quei giocatori con la loro mentalità superiore che superano i loro deficit, per me sono intoccabili. È un ragazzo straordinario, eccezionale".

FUTURO: "Non ci sono molte opzioni: Si gioca o non si gioca. Non c'è alcuna situazione di stallo, non credo nel vicolo cieco. Oggi mi sento giocatore, vedremo. Il problema è che il ragionamento e la scelta sono molto più complesse rispetto a quando avevo 18 anni. Ho lasciato l'Inter tre anni fa, ho dovuto giocare in questi anni in due paesi diversi, questo ti aiuta nella crescita, ma devi anche adattarti. E l'adattamento è stress, personale e familiare. Vedremo in poche settimane".

(La Nacìon)