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Da Barella a Ramsey fino a Chiesa e Milinkovic: è scontro sul mercato tra Inter e Juventus

Ci sono almeno undici giocatori nel mirino di entrambe, secondo Tuttosport

Matteo Pifferi

Juventus-Inter non sarà solo la sfida di venerdì sera, con le due squadre che si fronteggeranno all'Allianz Stadium: secondo Tuttosport, le due compagini hanno almeno "una squadra" di obiettivi in comune. Da Tonali - Juventus "saldamente avanti perché Massimo Cellino sembra alquanto allettato dall'idea di fare un grande affare con il club bianconero" - a Barella, per il quale Giulini chiede 48 mln di euro. Oltre a bianconeri e nerazzurri, anche il Liverpool è interessato ma Ausilio - "lunedì al Galà dell'AIC ha marcato stretto Beltrami, procuratore di Barella e Nainggolan" - in pressing e il fattore Nazionale potrebbe convincere il giocatore a restare in italia. Sia Inter che Juve monitorano la crescita di Cragno che rappresenta un'opzione interessante per entrambe.

GLI ALTRI - Obiettivo comune è anche Federico Chiesa: "l'ingresso di Marotta nell'Inter fa segnare un sorpasso da parte di Suning sulla Juventus sul giocatore che risponde sempre di più all'identikit del rinforzo ideale per l'Inter che verrà", scrive Tuttosport che evidenzia come Spalletti sia in pressing sul papà Enrico mentre la Juve ha in mano le carte Pjaca e Orsolini che operare il contro-sorpasso. Anche il difensore della Sampdoria Andersen è oggetto del desiderio di entrambe ma "i nerazzurri vedono vicino il traguardo per il giocatore a lungo nel mirino di Paratici", senza dimenticare i parametri zero Todibo (Juventus in vantaggio) e Rabiot (piace anche al Barcellona).

NEW ENTRY E VECCHI OBIETTIVI - Il quotidiano torinese accosta sia ad Inter che Juve Aaron Ramsey, in scadenza di contratto e prossimo all'addio con l'Arsenal: il Bayern sembrava in vantaggio ma qualcosa è cambiato e in Inghilterra vedono in rialzo le quotazioni di un approdo del gallese in Italia o al Real Madrid. Sarà derby d'Italia anche per Milinkovic-Savic? La valutazione del serbo è più avvicinabile rispetto ad un anno fa e ogni discorso sembra rinviato a giugno.