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Da Vecino a Brozo, il dolce alla fine: l’Inter è un killer che usa la testa Spalletti…

Per la seconda partita consecutiva, i nerazzurri vincono nel finale

Gianni Pampinella

Come con il Tottenham, anche contro la Sampdoria per l'Inter è arrivata la vittoria nei minuti finali della partita. Sintomo di una squadra che non smette di crederci mai e che lotta fino alla fine. Una buona notizia per i tifosi e per Luciano Spalletti. "Le due vittorie in volata siano arrivate dopo la ramanzina dell’allenatore ai suoi giocatori per il finale mal gestito col Parma", si legge sulla Gazzetta dello Sport. "Consiglio a tifosi e/o semplici appassionati: non lasciate lo stadio prima del fischio finale, pazienza se troverete un po’ di traffico. Brozovic con la Samp e Vecino con il Tottenham vengono dopo il Vecino-gol da Champions all’Olimpico, e almeno altre quattro partite che l’Inter di Spalletti ha girato a suo favore nello scorso campionato, leggi la trasferta di Crotone, la partita interna con il Genoa, il derby d’andata firmato da Icardi, il pareggio (ancora di Vecino) con la Roma a San Siro". 

"Spalletti ama chiedere ai propri giocatori di non trascurare mai l’aspetto tattico pur dentro finali arrembanti. Cuore e cervello, in fondo la sintesi del mondo perfetto di qualsiasi allenatore di qualsiasi sport. Ma che Spalletti ne faccia una legge lo dimostrano anche le ultime due sostituzioni effettuate contro Tottenham e Sampdoria. In campo, per gli ultimi giri di valzer, in nessuno dei due casi è stato scelto un assaltatore, una torre, un altro attaccante. Per dire: a Marassi sarebbe potuto entrare Lautaro Martinez, la logica avrebbe suggerito quello. L’ingresso di Borja Valero è invece il segnale opposto".

(Gazzetta dello Sport)

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