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ESCLUSIVA Eder: “Lazio-Inter 2-3, che ricordi! Quanto è forte Asamoah. Suning, l’Italia e Mancini…”

Fcinter1908 ha intervistato l'ex nerazzurro Eder in vista del derby contro il Milan

Daniele Vitiello

Circa due anni in nerazzurro, trascorsi con piena dedizione alla causa, tra alti e bassi di rendimento, come spesso accaduto anche alla squadra. Arrivato all’Inter per volontà di Roberto Mancini, Eder ha lasciato Milano questa estate per trasferirsi al Jiangsu Suning, ma conserva ancora ottimi ricordi della sua avventura all’Inter. Lo abbiamo intercettato al telefono, in esclusiva per Fcinter1908.it, in vista del del derby con il Milan di domenica sera.

- Come procede l’avventura in Cina? Che realtà hai trovato?

“Mi trovo molto bene, ho trovato una realtà di calcio molto difficile, più di quanto pensassi. Ci sono molti allenatori stranieri, quindi tante squadre organizzate davvero bene. Sunning è molto grande qui in Cina! Ha tanti centri commerciali, alberghi e varie attività. È una potenza enorme".

- Stai seguendo ancora l’Inter? Domenica c’è il derby...

“Sinceramente non sto seguendo tante partite, perché sono tutte alle 3 del mattino qui. Sono felice comunque che le cose stiano andando bene per l’Inter. Ricordo con piacere l’aria del derby è in particolare quello vinto 3-2 l’anno scorso grazie al rigore segnato da Mauro nei minuti finali. È stata una grande vittoria”.

- Quale tra i nuovi acquisti ti ha impressionato di più?

“Asamoah è fortissimo! Ha vinto tanto in carriera e può portare mentalità vincente alla squadra”.

- L’allenatore con il quale ti sei trovato meglio all’Inter?

“Dico Mancini. È molto bravo nella gestione del gruppo e mi ha aiutato quando sono arrivato”.

- Ricordo più bello all’Inter?

“La vittoria contro la Lazio nell’ultima di campionato dello scorso anno. Ci ha regalato la Champions League, è un gran ricordo”.

-  Senti ancora i tuoi ex compagni? A chi sei rimasto più legato?

“Mi sento ancora spesso con Miranda, Joao Mario, D’Ambrosio, Handanovic, Ranocchia, Berni, Brozovic e Dalbert, ma anche con gli altri”.

- La convocazione di Giovinco è un segnale positivo per te? Speri di poter tornare in nazionale?

“Difficile che torni in Nazionale, anche se la convocazione di Giovinco vuol dire che il mister guarda le partite in giro per il mondo. Ventura? Non dico niente, gli faccio un grande in bocca al lupo per la nuova avventura al Chievo”.

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