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Gagliardini: “Inter inimitabile, prezzo non pesa. Sogno gol al 90′ al derby. Suning…”

Il centrocampista ha firmato il suo contratto e oggi ha risposto alle domande degli interisti attraverso i canali social del club

Eva A. Provenzano

Roberto Gagliardini ha avuto una presentazione speciale. Non la solita conferenza stampa con i giornalisti, ma il giocatore è stato presentato attraverso i canali web e social dell'Inter.

"Il ragazzo classe 1994, che indosserà la maglia numero cinque che è stata anche di Dejan Stankovic, ha parlato in diretta su InterChannel e le sue parole sono andate contemporaneamente sia su youtube che Facebook e inoltre su Twitter.

Sulla nota piattaforma è stata trasmessa per la prima volta in Italia una produzione televisiva. Pure i tifosi cinesi hanno potuto seguire la tv su PPTV. Fcinter1908.it ha riportato in diretta, testualmente, le sue dichiarazioni.

Il giocatore viene accolto nel centro sportivo da Steven Zhang, Zanetti e Pioli che lo attendono insieme a Faulkner, responsabile della comunicazione del club nerazzurro.

-Com'è questo primo giorno da interista?

E' un giorno intenso, il primo di questa nuova fase della mia vita.

-Chi è il giocatore a cui ti aspiri? 

Non ho le sue caratteristiche, ma mi è sempre piaciuto molto è Zidane. E adesso un esempio per me è Pogba che credo sia il massimo nel ruolo in questo momento.

-Chi ti piace dell'Inter?

Ci sono tanti giocatori qua che possono fare la storia di questo sport.

-Come impieghi il tuo tempo?

Mi piace molto giocare alla play. Ma adesso convivo e gioco meno perché i miei interessi devono un attimo coincidere con i suoi. Non mi metto nella squadra quando gioco con la play.

-Perché hai scelto l'Inter?

Credo sia una grande squadra e mi ha cercato più di tutte, sono contento di essere qua. Sono stato comprato per poter giocare e dare il mio contributo e sono pronto per giocare a San Siro. La prima volta che ci ho giocato è stato un mese fa contro il Milan, è stato uno spettacolo, guardavamo le porte e ricordavamo i gol fatti da gente come Ronaldo.

-Che ti aspetti?

Per me è importante confermarmi in una squadra come l'Inter dopo aver giocato nell'Atalanta.

-Hai fatto diversi ruoli, il tuo preferito?

Mi piace giocare come mezzala. E' stato un ottimo inizio di campionato e mi sento a mio agio anche nel centrocampo a tre.

-C'è un posto libero vista la squalifica di Brozo, pronto?

Sono allenato e decide il mister.

Interviene Stankovic in studio. “E’ un piacere sentirvi. Ho sentito che ha preso il numero cinque e per me è un onore, benvenuto nella famiglia nerazzurra. Questa maglia è una grande responsabilità perché l’Inter è un grande club con tanti tifosi. Sono sicuro che starai bene, tieni duro, ti mando un in bocca al lupo”.

-Cosa ti ha colpito del progetto Suning?

E' un progetto ambizioso, vogliono portare l'Inter in alto. Per me è un onore che mi abbiano scelto. 

-Descrivi l'Inter con tre aggettivi!

Prestigiosa, inimitabile e ambiziosa.

-Che impressione ti ha fatto giocare contro l’Inter?

Ho giocato poco in quella partita. Abbiamo vinto con un rigore ed è stata una bella emozione. Affrontare l’Inter non è mai facile, ha giocatori importanti in tutte le parti del campo. 

-Un modello all’Inter?

Il primo che mi viene in mente è Zanetti che ha onorato la maglia dell’Inter, ha giocato ad alti livelli e per tanto tempo. E’ il simbolo di questa società. Diventare capitano? Sarebbe un sogno.

-Il post di Caldara, lui che va verso altri lidi? 

Tra noi è così. Quando si è in campo non si guarda nessuno in faccia. Condividiamo questo sport da quando avevamo 15 anni, fuori dal campo siamo amici.

-La mia crescita?

Oltre all'aiuto di Gasperini, sono cresciuto molto di testa sul come affrontare le partite e credo per questo di essere qua.

-Sei soprannominato Pogba bianco, ti mette pressione?

Sono titoli giornalistici che lasciano il tempo che trovano, so quali sono le mie qualità e farò di tutto per arrivarci.

-Gli obiettivi?

Fare il meglio possibile all’inter. Per la squadra l’obiettivo resta il terzo posto, faremo di tutto per arrivarci. E poi c’è la Coppa Italia.

-Chi ti ha colpito di più dal tuo arrivo?

Serve un po’ più di tempo. Qualcuno l’ho conosciuto in Nazionale e altri da avversario. Serve un po’ più di tempo.

-L’Inter si sta italianizzando. Come te la cavi con le lingue nello spogliatoio?

Non conosco il bergamasco. La maggior parte parla bene l'italiano e quindi è più facile. Magari è un modo per approcciarsi ad altre lingue.

-Conoscevi da prima qualche tuo compagno?

Avevo conosciuto Eder e Candreva in Nazionale.

-Il primo giocatore che hai incontrato nello spogliatoio?

Forse Ranocchia.

-Come è stato il primo allenamento con Pioli?

Oggi l’ho fatto con tutta la squadra ed è stato un allenamento positivo.

-Ti ha sorpreso la voglia del gruppo Suning e cosa ti ha detto Pioli?

Non sono stato spiazzato dalla voglia di Suning, sicuramente però sarei rimasto all’Atalanta. Qujando è arrivata l’offerta dell’Inter non abbiamo potuto dire di no e l’abbiamo colta al volo. Pioli mi sta dicendo cosa devo fare a centrocampo e mi sta dando dei consigli.

-Per te l’Inter è un punto di arrivo o di partenza?

Punto di partenza. Soprattutto nel ostro lavoro non bisogna pensare di essere arrivati e bisogna confermarsi.

-Contro chi sogni di fare il primo gol e come?

Magari nel derby. Al novantesimo, come capita.

-Ti piacerebbe giocare con Verratti?

Verratti ha fatto un grandissimo salto dal Pescara al Psg. Sarebbe un grande giocatore con cui giocare.

-Ti piace anche difendere?

Sono sempre stato molto più bravo ad attaccare, ma da quest’anno ho giocato anche puntando sulla fase difensiva. Penso di avere la qualità di vedere prima la giocata e di anticiparla.

-Che differenza c'è tra le richieste di Gasperini e quelli di Pioli?

Sono molto simili le richieste: si chiede di raddoppiare e di fare attenzione quando la squadra è in fase di possesso palla. Sono molto diversi, ma riuscirò ad adattarmi.

-Se fossi in Pioli ti schiereresti contro il Chievo?

Se lo chiedi a me sì. Se sono Pioli non so decidere, decide lui.

-Cosa ti ha detto Zanetti?

Molto di quello che ha detto Stankovic lo ha detto Zanetti. Si sente che hanno amato questa maglia e sono parole importanti quelle che mi han detto.

-Cosa si prova ad avere Samuel come insegnante?

Anche a me piace dare le stecche. E’ stato un onore fare la foto con lui, lo abbiamo beccato in stazione, è un onore per quello che ha rappresentato per l’Inter.

-Senti tanto la rivalità con la Juventus?

Ha battuto in campionato e in Coppa l’Atalanta e vincono da tanto. E’ ora che si vinca.

-Telefonata a Kessie?

Ho un bellissimo rapporto con lui e con tutti i miei ex compagni. Sta facendo qualcosa di incredibile. Mi ha fatto gli in bocca al lupo, ma anche lui ha un futuro roseo.

-Può pesare pensare di essere stati pagati tanto? Pensi di poter giocare come Kondogbia?

Entrambi giochiamo a centrocampo abbiamo caratteristiche che si completano e possiamo fare coppia. Il valore del cartellino più che un peso è una motivazione in più. E' stato un investimento importante e mi dà modo di dare di più.

-Chi consiglieresti tra Conti e Kessie?

Li prenderei entrambi.

-Cosa dici di Icardi?

"Icardi è un campione, è stato capocannoniere, ha fatto cose incredibili. Continua a far gol a raffica, penso sia la stella principale di questa squadra". 

-Come ti aspetti San Siro nerazzurro?

Con la Nazionale è stata la prima volta che ho visto San Siro, un'emozione grandissima. Ricordo le coreografie della curva dell'Inter, quando arriverà il momento sarà una grande emozione".

-Fantacalcio?

Mai fatto il fantacalcio, anche all'Atalanta lo facevano. Ma io non l'ho mai fatto. 

-Come val col piede debole?

Camminare cammino (ride ndr). Me la cavicchio, non è come il piede forte ma se c'è da tirare col sinistro o passare me la cavo.

-Il trofeo più bello della storia dell'Inter?

"Beh direi la Champions, è il trofeo più ambizioso per un calciatore. Significa essere nella squadra migliore d'Europa, è il trofeo più difficile da raggiungere".

-Dove ti vedi tra dieci anni?

Mi vedo in Nazionale. Spero di rimanere in un grande club. A 32 anni se fossi ancora in un grande club avrei dato continuità di rendimento, poi tutto quello che ne consegue, vincere titoli e un futuro roseo.

-Quali sport segui oltre al calcio?

Nba. Mi piace molto il basket, in particolare l'Nba, la seguo giornalmente attraverso le applicazioni. Me le rivedo le partite quasi ogni giorno.

-Puoi pensare al ruolo di playmaker?

Si posso ricoprirlo, so far girare palla e squadra, è nelle mie caratteristiche. Alterno le due fasi.

-Ti piace la musica?

Ascolto rap italiano e commerciale.

-Un anno fa giocavi in Vicenza-Modena e ora sei all’Inter. Che effetto fa?

E’ un grande salto, l’ho fatto molto in fretta e mi godo il momento.

-Non ci pensi o ti concentri su di te?

Penso sia anche questione di carattere, ho sempre pensato a lavorare, prima e dopo gli allenamenti. Mi piace pensare che sono qui grazie a questo.

-Per chi tifi in Nba?

Cleveland.

-Ci fai anche gol con la Juve?

Dai va bene…

-Se segni con l’Atalanta sarai felice o triste?

E come faccio a rispondere. Sono venuto via due giorni fa e tiferò sempre Atalanta, lì sono cresciuto. Non esulterei ma sarei felice di aver fatto vincere la mia squadra, siamo professionisti.

-Rituale pre partita?

Non ho grosse scaramanzie. Uso la musica, ma in maniera causale.

-Puoi migliorare in zona gol?

Peggiorare è difficile perché non ho segnato. Cercherò di lavorare sull'essere più concreto.

-Cibo preferito?

Quello che mi cucina la mamma. Lei si chiama Rosanna, papà Alessandro e si sono conosciuti a Bergamo perché entrambi insegnano educazione fisica. Mi piace la lasagna, ma sono una buona forchetta, mi piace mangiare tutto.

-Meglio gol o assist?

L'assist è bello perché far segnare un tuo compagno realizza anche te. Ne ho fatti un paio quest'anno ed è stata una bella sensazione. 

-Hai pensato ad un'esultanza? 

No, come mi viene. 

-Pinamonti ti piace?

Ho visto solo un allenamento, ma l'ho visto giocare in tv, sembra un giovane promettente. 

-Il centrocampista più bravo in Serie A oggi?

Pjanic. Penso sia un giocatore che non ha le mie caratteristiche, ma ha grandi qualità e una visione di gioco importante. 

-Che rapporto hai con i social?

Non è asfissiante, ma mi piace postare le foto o commentare ogni tanto ogni tanto: condivido sensazioni ed emozioni con la gente. 

-Fratelli o sorelle?

Un fratello più grande e una sorella più piccola. Mi ha scritto parole sentite. Lui ha giocato con me nel settore giovanile dell'Atalanta, ma abbiamo fatto percorsi diversi. Questo, al di là di quello che si pensa, è un lavoro fatto di sacrifici e di rinunce. 

UN MESSAGGIO AI TIFOSI - "Vi saluto tutti, ci vediamo allo stadio e speriamo di darvi grandi gioie".

(Fonte: IC)