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Ibrahimovic: “Mi piace confrontarmi con i migliori come Messi e Adriano. La 10? All’Inter…”

Zlatan Ibrahimovic torna a parlare ed è pronto a tornare in campo più forte di prima

Gianni Pampinella

Mentre il suo ritorno in campo si avvicina a grandi passi dopo l'infortunio, Zlatan Ibrahimovic ha rilasciato un'intervista per la Volvo. In pieno stile Ibra, l'attaccante è deciso a tornare più forte di prima, nonostante le 35 primavere: "Sono determinato a tornare migliore e più forte di prima. Questo è il mio obiettivo e succederà. Non ci sono altre opzioni. Per avere successo ho bisogno di essere 10 volte più forte di chiunque altro. Prima mi sentivo come se tutti fossero contro di me a causa della mia provenienza, del mio nome e di tutto il resto, ma ho continuato a lottare. Rinunciare non era un'alternativa. Un buon numero 10? "Per me il numero 10 è la stella, quello che fa la differenza, che decide le partite ed è il leader e io mi vedo in quella posizione. Ho indossato la numero 10 in Nazionale e al PSG, avrei dovuta indossarla anche all'Inter ma andai al Barcellona. La volevo al Milan m a non l'ho presa per una questione di rispetto. Quando vado in un club, dovrebbe essere nel contratto che indosserò la 10 ma dipende da chi ce l'ha. Nel Manchester United l'aveva Rooney, lui è una leggenda ed è uno che rispetto.

L'infortunio? "Ho usato le stampelle per qualche giorno, stavo a letto 12 ore al giorno, sentirsi paralizzato quando sei abituato a giocare e ad allenarti tutti i giorni, è dura. Il mio agente era con me, la mia famiglia anche e mi hanno dato tutto l'aiuto di cui avevo bisogno. in queste situazioni capisci chi davvero vuole starti vicino e chi no, ho 35 anni e so come vanno le cose nel calcio. La mia filosofia? Perché essere solamente buono quando puoi diventare il migliore? Ho giocato e affrontato gente come Adriano, Messi, Crespo e Ronaldinho. Sono quelli contro i quali ho combattuto. Con tutto il rispetto, io non mi confronto con i mediocri. Quando le persone mi chiedono se sono contento di quello che ho raggiunto nella mia carriera, la mia risposta è no. Continuo fino a quando sarò felice, ma non sarò mai soddisfatto e questo è un numero 10".

(Volvo)