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Inter, allontana Messi: il Milan conta di più. Spalletti ‘senza tregua’: avrà un compito preciso

L'editoriale di Alfio Musmarra per Fcinter1908: calendario fitto di big match per l'Inter

Alfio Musmarra

"Il derby di domenica sera è una sfida importante seppur non decisiva per capire chi siamo. Dieci mesi fa arrivammo ad un derby di Coppa Italia in una situazione diametralmente opposta: avevamo il vento in poppa ed il Milan era moribondo. Sembrava una partita scontata eppure riuscimmo nell’impresa di uscire sconfitti sottovalutando la gara. Da lì iniziò un periodo di crisi nerissima che rovinò quanto di buono fatto nella prima parte di stagione. Il Milan invece da quella partita trasse nuova linfa ed iniziò un percorso di risalita importante. Quella di domenica sarà una partita molto diversa perché entrambe arrivano da un periodo positivo.

"Alcuni big sono rimasti nei club ad allenarsi senza subire le fatiche delle nazionali e proprio lì bisognerà approfondire per capire chi è più in condizione di giocare. Sarà Inter-Milan ma anche Icardi contro Higuain. Due filosofie a confronto, due bomber diametralmente opposti ma con il gol nel sangue. Suso contro Perisic anche se su fasce opposte, Skriniar contro Romagnoli, Brozovic contro Biglia. Calhanoglu contro Politano, Bonaventura contro Nainggolan. Una sfida da vivere, respirare dal profondo con la giusta tensione che ti chiude la bocca dello stomaco fin da inizio settimana. Uno spettacolo a prescindere, perché questo è il derby di Milano in una cornice meravigliosa di tifo genuino che è difficile da vedere in altre città. Al di là delle curve, lo spettacolo sarà vedere un miscuglio di colori sugli spalti dove si potrà tifare liberamente senza pericoli alcuni, com’è giusto che sia una grande festa. Poi toccherà a Spalletti e Gattuso studiare tattiche ed accorgimenti per avere la meglio. Tre punti per una supremazia cittadina ma che non muteranno le sorti della stagione, anche se l’Inter dopo il brutto avvio di stagione non può più permettersi di dilapidare punti in campionato. Un occhio al derby e l’altro al Barcellona tre giorni dopo, con la consapevolezza che la gara che conta maggiormente è quella con i cugini per i motivi sopra citati. Non sarà facile per molti giocatori non pensare alla sfida del Camp Nou soprattutto per chi non avendo grande esperienza europea non ha mai affrontato campioni del calibro di Messi &co.

"Spalletti avrà il compito di centellinare le energie psicofisiche in una settimana complicatissima che verrà chiusa col la trasferta laziale. Dove alcune pedione determinanti come Skriniar, De Vrij, Miranda e Icardi hanno giocato 90’ nell’ultima gara con le proprie nazionali, mentre Vecino non è al meglio della condizione. Ancora una volta servirà la spinta di San Siro che non ha mai tradito. Non mi aspetto una partita spettacolare, aperta. Semmai il contrario: molto tattica, di posizione. Si inizia domenica sera col derby, poi mercoledì col Barcellona e lunedì a Roma con la Lazio e poi ancora Genoa, Barcellona e Atalanta. Sei partite prima della sosta dove poter tirare il fiato e guardarsi in faccia. Fino a quel momento vivremo in apnea, senza tregua come ama dire Spalletti che è stato fenomenale nel saper trasmettere consapevolezza ad una squadra alla ricerca della propria identità. Sei partite per segnare un solco e dare delle risposte perché per capire chi siamo, dobbiamo dimostrarlo sempre e comunque. Solo da qui potremo capire, forse dove saremo in grado di arrivare. Insieme.

"Io ho già mal di stomaco. Siamo solo a giovedì.

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