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Inter fuori dalla Champions, ma Icardi c’è sempre: altro record abbattuto. Poi le lacrime

Toccherà al capitano nerazzurro trascinare la squadra nerazzurra che deve reagire alla batosta di ieri sera: ci ha provato con i gol, ora serve coraggio

Eva A. Provenzano

Se c'è uno che non ha tradito quello è Mauro Icardi. Nella difficile notte dell'eliminazione in Champions League il suo gol è un'illusione e le lacrime della sua famiglia sono amare. Alla sua prima stagione in Coppa, Maurito ha segnato 4 dei 6 gol segnati dai nerazzurri nel girone e questo "conferma la sua straordinaria ascesa di Icardi a livello globale", scrive La Gazzetta dello Sport. Era la sua 200esima presenza in nerazzurro ha segnato il suo 119esimo gol, i suoi numeri sono straordinari ed "è la prima volta nella storia dell’Inter che un giocatore segna nelle prime tre gare casalinghe di Champions. Ecco, un altro record abbattuto. Di sicuro non l’ultimo, perché la fame di Icardi è impossibile da placare. Ancora un gol, dicevamo, ma in mezzo a una partita fatta di tanto, tantissimo lavoro per la squadra. Di sacrificio e di qualità".

Ieri Maurito non è stato solo in area come lo accusano spesso di fare. Ieri Maurito era ovunque, ha aiutato i suoi compagni a centrocampo, è andato a combattere su tanti palloni ed era lì quando Politano gli ha messo sulla testa il cross per il gol.

Nella prima parte della gara ha fatto da rifinitore, prima l'assist per Perisic, poi la sponda di testa per Borja e un passaggio per Brozovic per mandarlo in porta. Poi nel secondo tempo è arrivata la sua rete, illusoria però e forse per questo fa ancora più male. E La Gazzetta dello Sport parla di "San Mauro". Ma il miracolo non c'è stato e lui era sconsolato in campo. A piangere c'era la sua famiglia sugli spalti, prima il figlio di Wanda, Valentino, che vuole bene a Mauro e tifa Inter di brutto e poi anche quelle della moglie del capitano che dovrà consolare la sua famiglia e trovare forza dentro di sé anche per dare una pacca sulle spalle ai suoi compagni. Starà a lui "indicare la via per ripartire e cancellare l’amarezza", conclude la rosea.

(Fonte: La Gazzetta dello Sport, 12-12-2018)

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