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Inter, il mercato complica le cose a Spalletti: la corsa Champions è un paradosso

Il tecnico toscano si gioca un piazzamento in Champions ma il suo futuro e quello di molti suoi uomini è in bilico

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Per andare avanti occorre tornare indietro a quella famosa conferenza stampa in cui Spalletti faceva leva sulla professionalità sua e del suo gruppo: “Ci giochiamo la carriera”, aveva spiegato il tecnico toscano alla vigilia della trasferta di Parma, quando la squadra arrivava da un solo punto in tre partite: pareggio casalingo contro il Sassuolo e sconfitte contro il Torino (fuori casa) e il Bologna di Mihajlovic (tra le mura amiche di San siro). Oggi l’Inter ha fatto poco meglio, nelle ultime tre sfide contro Roma, Juventus e Udinese sono arrivati altrettanti pareggi, risultati che hanno in qualche modo reso più instabile il percorso Champions.

IL BIVIO - Atalanta e Milan mettono pressione ai nerazzurri, i bergamaschi si sono portati al terzo posto con la vittoria contro il Genoa, mentre i rossoneri sono a - 1 grazie dopo la vittoria ottenuta a Firenze. Agli uomini di Spalletti serve assolutamente una vittoria per riprendere quota, per allontanare gli spettri e non complicarsi la vita. L’avversaria del giorno è il Chievo già retrocesso, ma l’Inter dovrà badare soprattutto a se stessa. Perché il futuro dei nerazzurri è un bivio, da una parte un libro vuoto, da scrivere qualificandosi in Champions, dall’altra pagine che Marotta ha già imbrattato di inchiostro e che raccontano come Icardi e Spalletti siano ormai ai saluti. Con loro, anche Cedric, Miranda e molto probabilmente Borja Valero.

TUTTO PIU' DIFFICILE - Cosa accomuna questi 5 personaggi? Il fatto che domani tutti se la vedranno contro il Chievo, ovviamente Spalletti dalla panchina, gli altri dal campo, tutti titolari (sarebbe opportuno aggiungere anche Perisic). Tutti col futuro in bilico, dovranno decidere quello dell’Inter. La Champions passa dalla vittoria contro i gialloblù, non è concesso alcun passo falso e il brivido del rischio si avverte dietro la schiena. Perché è già accaduto in passato che qualcuno abbia inconsciamente staccato la spina e chi dice che non possa riaccadere?. Spalletti questo lo sa bene, ma a sua volta è infastidito per come Marotta ha gestito la situazione e per come si siano diffuse le voci relative a Conte. Condizioni che rendono tutto più difficile e mai come adesso bisogna tornare indietro a quelle parole dell’allenatore toscano: “C’è in ballo molta della nostra qualità professionale, e bisogna tirarsi fuori da questo momento”, spiegò Spalletti alla vigilia di Parma. Frase rimasta più che mai attuale.

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