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Inter-Pordenone, in tre vogliono prendersi l’Inter: Karamoh, Dalbert e Cancelo pronti per…

Con il Pordenone prima da titolare per il turbo francesino già idolo dei tifosi e per il portoghese

Francesco Parrone

Ad Appiano c’è chi attende la sfida con il Pordenone da tempo. Secondo La Gazzetta dello Sport, Yann Karamoh per esempio è diventato l’idolo dei tifosi interisti pur avendo messo insieme appena 24’ tra Genoa e Chievo. I compagni che non sbagliano un colpo gli hanno tolto spazio, ma il 19enne francese di origini ivoriane ha capito la situazione e sfruttato il gran lavoro che Spalletti gli dedica, fermandosi un’ora a fine allenamento con Yann per provare tiri e situazioni tattiche. L’ideale per scaldare i 25mila annunciati nel freezer del Meazza.

C'è attesa anche per Cancelo e Dalbert, annunciati crack estivi che ad ora rincorrono l’usato sicuro D’Ambrosio, Nagatomo e Santon. L’ex Nizza ha già giocato tre gare da titolare all’inizio, ma dopo parecchia naftalina lo si è rivisto proprio sabato contro la Juve. Più dei 26 milioni di quotazione, Dalbert ha pagato la provenienza da un calcio molto più anarchico tatticamente.

Il brasiliano contro la Juventus ha frenato bene Cuadrado, che prima era stato una bella spina nel fianco. Diversa la storia di Cancelo, parte di uno scambio di prestiti che coinvolge anche Kondogbia e bisognoso di minuti per non perdere la chance Mondialecon il Portogallo. Dopo l’esordio a fine agosto contro la Roma, l’ex Valencia è stato rallentato da una distorsione al ginocchio accusata proprio in nazionale. E quando è entrato nel derby ha mostrato la sua propensione offensiva, dimenticandosi di fare la diagonale su Bonaventura per il momentaneo 2-2. Ma la qualità è tutta lì (in estate lo volevano tante big europee) e stasera va messa in mostra.

Oltre a doversi guadagnare l’eventuale derby natalizio, i tre nuovi potrebbero diventare decisivi nella seconda parte della stagione. Cancelo in staffetta con Candreva, che spesso chiude con la lingua di fuori a furia di fare il tergicristallo. Dalbert per accendere a sinistra, potendo pure giocare alto con la difesa che scivola a tre grazie a D’Ambrosio. Karamoh infine è un jolly ideale per dare la scossa in quelle gare in cui manca il cambio di ritmo e serve quel pizzico di azzardo. Proprio come successo contro il Genoa.

(Fonte: Luca Taidelli, La Gazzetta dello Sport 12/12/17)

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