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Kondogbia: “Mai detto sì al Milan, convinto da progetto Inter. Mancio, il numero e…”

È il giorno di Geoffrey Kondogbia, l’attesissimo giorno in cui il primo straordinario colpo di questo mercato nerazzurro sarà presentato alla stampa. Direttamente da Brunico, l’Inter ha organizzato la conferenza stampa del suo...

Dario Di Noi

È il giorno di Geoffrey Kondogbia, l'attesissimo giorno in cui il primo straordinario colpo di questo mercato nerazzurro sarà presentato alla stampa. Direttamente da Brunico, l'Inter ha organizzato la conferenza stampa del suo nuovo numero 7. Accompagnato da Mancini, Ausilio e Fassone. Il direttore generale ha introdotto il giocatore: "E' il suo giorno, quindi da parte mia e del direttore Ausilio è solo il mondo di dargli il benvenuto, sapete tutti perché avete vissuto la fase finale della trattativa, siamo orgogliosi che abbia accettato di vivere questa avventura. E l'augurio è che siano anni di successi per lui e per la nostra società". 

E poi la parola è passata al calciatore:

C'E' SOLO L'INTER - "Perchè l'Inter? Ho scelto la A perche penso sia la tappa seguente della mia carriera. È il momento giusto e il campionato giusto per migliorare. No al Milan? Credo che l'Inter sia piu vicina a me, ho parlato con Mancini e mi sono convinto che fosse il progetto giusto per me. False le notizie dei giornali, mai detto si al Milan"

MA QUALE PRESSIONE - "Pressione per il prezzo del mio cartellino? Normale che ci siano tante attese, ma fino ad ora non ho sentito alcuna pressione, anzi, solo la grande passione dei tifosi. Pogba? Sarebbe bello giocare contro di lui, sarebbe la prima volta a questo livello. Per l'Inter sono fiducioso, abbiamo tutte le carte in regola, c'è tanto da lavorare ma faremo il massimo"

LEADER - "Io leader dell'Inter? Credo sia un po' presto per dirlo, ho mostrato cosa so fare e intorno a me c'è molta speranza. Ci sono altri grandi giocatori qui, sono appena arrivato e ho trovato grandi calciatori. Paragoni con Yaya e Vieira? Sono stato paragonato a loro anche se gioco a calcio solo da 4 anni ad alti livelli. Abbiamo caratteristiche simili sì. Tourè è un esempio per me. Ruolo? Non ho preferenze, giocherei dappertutto". 

LA POTENZA E' NULLA... - "Punto forte e punto debole? Il mio punto forte è la potenza. Quello debole il lavoro di recupero in difesa. Boxe? Si da piccolo volevo giocare a boxe, perche non amavo troppo le regole del calcio"

PARAGONI - "Medel e Toulalan? Sono simili, forti soprattutto in difesa. Con Gary ci ho giocato anche al Siviglia"

IL DISCORSO DEL MISTER -"Mancini come mi ha convinto? Mi ha detto molte cose. È il progetto che mi ha convinto, quando un mister cosi ti chiama non si può dire di no". 

NUMERI -"Numero 7? Il 7 giugno è nato mio figlio e il 7 novembre mia madre. L'ho fatto per loro. In squadra mi sono trovato subito bene, mi sono integrato bene e sono felice. Fascia da capitano? Credo sia presto per dirlo, sono giovane e non posso dire adesso di poter avere la maglia e la fascia da capitano"

LE RIVALI - "Juventus? Col Monaco forse meritavamo di passare, ma la Juve è una grande squadra e la finale di CL se l'è meritata. In Italia sì, c'è questa competizione e ora che sono all'Inter sento questa rivalità".