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L’Inter ritrova Icardi. Stretta di mano con Spalletti e lavoro personalizzato: Lazio nel mirino

L'attaccante dell'Inter si è messo a disposizione del tecnico dopo la lunga assenza

Andrea Della Sala

Nella giornata di ieri Mauro Icardi ha terminato le terapie e si è messo a disposizione del tecnico dell'Inter Spalletti. Ancora non si tratta di una tregua definitiva, visto che ad Appiano Gentile non ci sono i giocatori via con le Nazionali, ma un primo passo è stato fatto.

"L’argentino è tornato a tutti gli effetti un giocatore di Luciano Spalletti, e questo non è poco. Tra tentativi di disgelo andati a monte a un passo dal traguardo e l’ultimo definitivo colpo di reni fatto al tavolo della mediazione da Beppe Marotta e dall’avvocato Paolo Nicoletti, ora la ripartenza è realtà. Mauro ieri mattina è tornato a lavorare insieme con i compagni ad Appiano: non succedeva dal 13 febbraio, 36 giorni, dall’allenamento pre-partenza per Vienna per l’andata dei sedicesimi di Europa League, quando l’attaccante non sapeva che il club di lì a poco gli avrebbe tolto la fascia da capitano. Icardi entra al Centro Suning alle 9.40, quando nel piazzale ci sono ancora pochissimi tifosi, e torna alle vecchie abitudini: niente più passaggio veloce nello spogliatoio e poi lettino e palestra in solitaria per il «ricondizionamento» del ginocchio destro; stavolta Maurito entra nello spogliatoio e poi insieme ai compagni rimasti fuori dalle nazionali (da Handanovic a Ranocchia, da Dalbert a Nainggolan) va in palestra per cominciare il riscaldamento. Come da prassi quando si torna ad Appiano dopo alcuni giorni di vacanza, tutti i giocatori si mettono in cerchio attorno a Luciano Spalletti. L’allenatore saluta, stringe le mani, compresa quella di Mauro. È un gesto normalissimo, ma in questo caso è qualcosa di più: perché sembra che suggelli l’armistizio. Poi Luciano spiega il lavoro che andrà fatto. Che per Icardi sarà personalizzato", si legge su La Gazzetta dello Sport.

"Era difficile pensare che dopo oltre un mese ai box l’argentino potesse subito rientrare in gruppo. In tutto questo periodo da separato in casa, come filtra dagli ambienti vicini al giocatore, Mauro ha continuato a fare la vita del super atleta. Voleva farsi trovare pronto in qualsiasi momento. Ma per potere di nuovo lavorare con i compagni serve ancora del tempo. Spalletti parla con Maurito e gli dice che lavorerà con lo staff dei preparatori atletici: l’argentino si è messo a completa disposizione della società e dell’allenatore, ha grande voglia di rientrare dentro il gruppo e per ora va bene così. La giornata è importante, ecco perché c’è la dirigenza nerazzurra al completo: Beppe Marotta torna a Milano poco prima di mezzogiorno, mentre il d.s. Piero Ausilio e il Cfoo Giovanni Gardini assistono all’intera seduta di lavoro. Adesso la rincorsa di Icardi proseguirà per 4-5 giorni con un doppio lavoro, personalizzato e con la squadra. Fisicamente l’argentino non parte da zero, riaverlo in buone condizioni non sarà un’impresa. Nel mirino c’è la partita contro la Lazio, il 31 marzo a San Siro: Mauro allora sarà pronto, ma a quel punto la scelta di metterlo in campo non sarà più dello staff medico, ma solo di Luciano Spalletti. Difficile pensare che torni subito titolare, più facile credere che con la stretta di mano di ieri le strade di Inter e Icardi siano tornate una cosa sola. Per riprendersi la Champions", analizza il quotidiano.

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