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Spalletti: “L’Inter non può dipendere da un giocatore. Il segreto di Perisic? La forza mentale”

Il tecnico dell'Inter parlerà alla vigilia della sfida del Franchi

Andrea Della Sala

Dopo la conquista degli ottavi di finale di Europa League, l'Inter riparte dalla trasferta di Firenze. La Fiorentina sarà il primo grande test che dovranno affrontare i nerazzurri. Alla vigilia della sfida del Franchi, il tecnico Luciano Spalletti parlerà in conferenza e FCINTER1908 vi riporterà in diretta le parole del tecnico:

INTER TV

"Abbiamo preparato la partita nel tempo a disposizione. Oggi valuteremo il recupero di quelli che hanno giocato. La Fiorentina è una squadra in eccezionale condizione, hanno lavorato molto bene con gli inserimenti del mercato, Pioli ha trovato una quadratura importante. Sanno quando aspettare o quando ripartire velocemente, è un momento difficile per affrontare la Fiorentina, loro stanno bene. Abbiamo avuto un momento particolare, non siamo riusciti a portare nella classifica dei punti, mentre i nostri avversari hanno avuto risultati positivi. La differenza si è assottigliata, ma noi abbiamo ritrovato le nostre qualità. Eintracht avversario forte, possono arrivare in fondo. Nel nostro dna ci deve essere la competizione. Hanno vinto tutte le partite del girone, ci fa piacere affrontarli".

CONFERENZA STAMPA

ESAME - "Tutte le partite sono esami, un obiettivo. Ti danno tutte la possibilità di ricevere gli stessi punti. Questo bonus te lo devi guadagnare sul campo. La squadra ha fatto meglio in questo periodo e ha messo a posto cose che non ci riuscivano molto. Il margine di vantaggio si è assottigliato, se non le vinci le altre si avvicinano". 

RESPONSABILITA' - "Individualmente dobbiamo dare il nostro massimo per avere risultati importanti. Perisic e Nainggolan, ma anche altri stanno facendo vedere di essere in condizione. Bisognerebbe recuperare qualcuno davanti perché siamo contati davanti. Ci saranno ancora partite ravvicinate e ci vogliono dei cambi".

CRESCITA - "Ho la certezza che si possa fare anche qualcosa di meglio, siamo sulla strada giusta. Nella ricerca c'è l'ambire alla competizione ed è una cosa importante".

RIVALI - "Sono ottimista, la squadra sta bene. Vogliamo misurarci in partite importanti. Sarei stato preoccupato dall'inizio, le squadre che si stanno avvicinando erano quelle con cui confrontarci fin dall'inizio. Alla Roma eravamo 25 punti lontani, al Milan eravamo dietro quando sono arrivato. Essere davanti è già un traguardo.

ATTACCO - "Siamo contati davanti, mi riferisco a tutte le situazioni. Keita e Icardi sono due giocatori dello stesso reparto. Possiamo sopperire nella partita settimanale, nelle 4 partite in 15 giorni diventa più difficile. Spero che Keita migliori e spero la stessa cosa per Mauro, che ritorni a disposizione. La squadra ha reagito correttamente. Joao Mario e Candeva qualche gol ce l'hanno e spero che lo trovino, anche Vecino con le sue incursioni può fare gol, come Brozovic col suo piede da fuori. Le soluzioni le abbiamo da mettere nel conto dei gol. Spero che si riesca a fare qualcosa in più di quanto abbiamo fatto ultimamente".

CHAMPIONS - "La quota Champions non lo so. Ci sono momenti in cui si abbassano le vittorie di seguito delle squadre e altri come ora dove tutte fanno punti. Grosso modo penso sia come l'anno scorso".

LAUTARO - "Diffidato? Lo sa da solo. E' anche emozionato quando fa gol con l'Inter e vuole esprimere la sua felicità e a volte si va confusione togliendosi la maglia. Ora ci starà più attento".

PERISIC - "Segreto della rinascita? Il segreto è la forza mentale del calciatore. Avere una testa solida fa la differenza. Bisogna riconoscere quando mettersi a testa bassa e pedalare e fare le cose corrette. I pensieri giusti per ripartire". 

POLITANO - "Ha fatto la punta nel Sassuolo, punta di movimento che attacca gli spazi. Hai meno forza in chiusura dentro l'area di rigore. In palleggio ti dà più possesso e ti fa alzare la squadra. La squadra deve poi riempire negli spazi che lascia lui e andare a concludere".

SOSTITUTO ICARDI - "Non metterei una sfida per Lautaro nei confronti di Mauro. E' una continuità di crescita per andare a giocare partite importanti. Una squadra come l'Inter è difficile che dipenda da un calciatore. Se si riduce a essere dipendente a un calciatore non è una squadra di livello, tanti fanno la differenza e ti fanno essere dentro a una classifica importante. Il comportamento della linea difensiva è una qualità di questa squadra, come il riuscire a fare giocate fatte di qualità e sostanza come nell'ultima partita".

MURIEL - "Il comportamento di squadra fa la squadra forte attraverso le individualità. Contano le pressioni, le rincorse di Candreva e Perisic, contano tutte le cose nel calcio. Ora riusciamo a valutare quando andare a pressare alto e stare nella loro metà campo oppure accettare che riescano a venire da noi e stare ordinati sotto la linea della palla. Giocatori come Muriel con quella velocità sono difficili da affrontare, dobbiamo essere bravi nel comportamento di squadra. Nell'uno contro uno in spazi larghi è impossibile andare a marcarlo. Serve un atteggiamento collaborativo di squadra. Noi siamo in condizione di giocarcela alla pari e faremo questo con la Fiorentina".

 

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