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Spalletti: “Bisogna dare tutto, i giocatori non la raccontano più a nessuno. Sabatini e il mercato…”

L'allenatore nerazzurro risponderà alle domande dei tifosi e dei giornalisti

Daniele Vitiello

Archiviato il primo allenamento di giornata a Riscone di Brunico, per l'Inter è già tempo di pensare alla seconda seduta, quella del  pomeriggio, che avverrà però dopo la prima conferenza stampa di Luciano Spalletti in questo ritiro. Il tecnico nerazzurro risponderà prima alle domande dei tifosi che arriveranno dai profili social della Beneamata e poi si concederà alla folta schiera di giornalisti, fra cui l'inviato di FCINTER1908.IT. Di seguito tutte le parole di Spalletti.

Le domande dei tifosi

Obiettivo Champions e giocatori della Primavera da far crescere - Vuole tutto questo tifoso, risultati e lanciare i ragazzi. Un'attenzione a 365 gradi che noi avremo anche a queste richieste. Noi dobbiamo essere disponbili per tutti quelli che ci amano. Loro dicono Amala noi dobbiamo amarla. Noi faremo il massimo per vedere i nostri tifosi felici.

Cosa si aspetta dalla preparazione?Mi aspetto di mettere a fuoco i concetti che servono alla squadra per essere tale. Devono mantenere determinate distanze, fra i compagni di squadra, fra i reparti, deve comportarsi da squadra. Deve suddividere le fatiche dentro al campo nei 90 minuti.

Aspetto mentale - Li ho trovati molto disponibili. Non sono così tranquilli di esibire le loro qualità. Dobbiamo metterli nelle condizioni di sviluppare il loro meglio. Disponibili sono disponibili. Ci vuole anche il loro impegno.

Idea di calcio - La mia idea è di essere una squadra che sta in campo nella maniera corretta. Che tenta di andare a togliere lo spazio per le giocate degli avversari. Se comandiamo il gioco e la palla ce l'abbiamo noi si fa meno fatica. Noi staremo attenti a tutti però visto che di Inter si parla dobbiamo avere anche un gioco da Inter.

Il campionato italiano puà tornare ai fasti degli anni '80?C'è una crescita costante, ci sono squadre che si sono rinforzate bene, ci sarà un campioanot difficile. Bisognerà lottare fino  ll'ultima partita per l'ingresso in Champions League perché i punti di differenza con le squadre arrivate prima di noi sono tanti. Ci saranno sei squadre che fino alla fine della competizione lotteranno. 

Le domande dei giornalisti

Che discorso ha fatto alla squadra? Sensazioni?Le sensazioni sono quelle che avevo precedentemente. E' talmente poco che sono con i calciatori che è difficile. Soprattutto all'inizio diventa facile vedere disponibilità. Sono convinto che questa sia una squadra che ha delle qualità. Ci siamo detti delle cose che in parte si possono dire e in parte no. Il mio pensiero rivolto a loro su come la penso, su quello che ho visto da fuori, sul tragitto che dovremo costruire insieme è che devono ridarmi quello che ho lasciato. Io per allenare l'Inter ho lasciato la Champions e loro me la devono ridare.

Borja Valero - Va messo nel pacchetto degli altri calciatori di cui parlate spesso. Lei mi fa le domande a trabocchetto. Stia attento che i direttori sportivi bravi fanno volantinaggio in questo momento e lei trova esche da tutte le parti. Segua le cicche, vedrà che è la strada giusta

Impressioni dal gruppo - Le intenzioni sono tutte buone. Sono buonissime. Oltre alla disponibilità ad ascoltare mi sembra ci sia una voglia a intravedere la strada. Sono loro che mi chiedono di indicare la strada. Noi dobbiamo essere il più professionali possibili. Sono convinto che ci sarà qualche giocatore che ribalterà quelle che sono le nostre convinzioni sulle sue qualità. Sono estremamente convinto.

Mercato - L'obiettivo è quello di lottare fino all'ultimo per la CL. Ci sono altre squadre che lotteranno per quell'obiettivo. Se centreremo l'obiettivo sarà per un lavoro costante, duro e continuo. Noi vogliamo integrare la rosa che già c'è con le qualità che ci sembrano corrette. Ma dobbiamo ancora conoscere qualcosa. Stiamo lavorando. Il fatto di andare a cercare il giocatore esperto è che ti dà quella certezza costante e giornaliera. Il ragazzo probabilmente ti dà più esplosività di qualità e emozione però te lo alterna. C'è da trovare questo equilibrio dentro la squadra sia di testa che di gioco. L'equilibrio di essere squadra forte. Dobbiamo essere una squadra da Inter. Perché far parte dell'Inter ti perfora il cuore. E' una cosa che riesci a percepire subito. La testimonianza più alta è quella che ho avuto nel messaggio di Jose Mourinho che mi ha scritto. Mi ha fatto gli auguri per i prossimi risultati perché è una squadra che gli sta nel cuore. Cito uno dei tanti messaggi che mi sono arrivati all'inizio del ritiro. Per integrare il discorso c'è qualche giocatore che è meglio se va a giocare perché è qualche campionato che non è riuscito a dimostrare le sue qualità. Bisogna far bene subito. Ci sarà qualcuno che viene a integrare e qualcuno che per il suo bene è meglio se va a giocare. Noi in tutta sincerità cercheremo di fargli capire quali sono le nostre intenzioni. Quando ci siamo un po' guardati la situazione. Non vogliamo fare confusione.

Brozovic - Dipenderà molto dalle sue intenzioni. Le sue qualità sono evidenti, magari incostanti ma è un giocatore completo che sa fare tutto. Molto dipenderà da lui. Perché è un giocatore forte come ce ne sono altri. Non basta quello che ha fatto. Bisogna fare cose diverse tutti. Loro lo devono sapere.

Perisic e Icardi?Devo fare un discorso generale, non possiamo andare porta a porta. La qualità di questi giocatori sul mercato è indubbio. Che poi siano diventati dei giocatori normalissimi è dipeso dal momento e da quello che è successo. Icardi è un calciatore forte, bravo soprattuto dentro all'area di rigore. Tutti lo vorrebbero avere un giocatore forte lì. Ci sono squadre che tenteranno di farti star fuori dall'area di rigore, lui deve essere bravo ad attaccare lo spazio nel momento giusto, a me non sembra che sappia solo giocare lì ma che sappia dialogare anche con i compagni. Anche se è bravo a fare rotazioni sul secondo palo o i tagli verso il primo palo per ricevere le imbucate. Per il momento di lui sono curioso di scoprire cosa sa fare in giro per il campo, quello che sa fare in area di rigore già l'ho visto ed è tanta roba.

Ricordi con la Roma qui a Brunico?In tanto si fa l'in bocca al lupo alla Roma, ai miei ex giocatori dai quali ho ricevuto moltissimo. Anche quelli che sono andati via dalla Roma. Spero di vederli felici. Mi ricordo che non c'era la palestra, che era montata diversa. i campi avevano le stesse misure di quelli di adesso.

Il Milan ha fatto sette acquisti, non sei preoccupato per il mercato? Perché gli anni scorsi non si sono fatti gli acquisti? Non siamo migliorati granché. Dipende dagli acquisti. Per me la garanzia del Milan è solo una: Montella, un grande allenatore con esperienza. Ha fatto ottimi risultati anche con squadre di meno qualità rispetto a quella che gestisce adesso. Sarà un avversario difficile, ma non perché hanno fatto gli acquisti. Si gioca 11 contro 11, dipende da cosa faranno quegli undici sul campo.

In questa rosa c'è qualche giocatore che stuzzica le sue fantasie, tipo Joao Mario?Ho guardato diverse cassette. Però mi è sempre successo. Mi ci vuole del tempo per capire le qualità dei calciatori. Troppo poco un allenamento per poter valutare. Sicuramente ci sono queste qualità di corsa, di copertura, di ampi spazi in diversi calciatori ad esempio in Gagliardini e Kondogbia. Hanno metri nelle gambe e a volte vederli a fare solo il mediano ti può dare l'impressione che possano fare anche la mezz'ala, il centrocampista. Secondo me c'è la possibilità di lavorare sui 5 metri più avanti o più indietro. Perché è difficile trovare quello assoluto per quel ruolo. Per quanto riguarda le qualitò di gioco si può lavorare. Fra una settimana saremo più tranquilli nell'avventurarci nelle definizioni. Queste partite qui così subito... molti giocatori arrivano fra qualche giorno. Poi si va in Cina, poi ci sono le partite. Bisognerà essere bravi a saper gestire molte cose. Soprattutto non richiedere subito il massimo. Non ci sono moltissime tempistiche per lavorare in maniera approfondita. Il lavoro sul campo è un lavoro importante e le cose vanno fatte con calma e ripetute. La partita è il contenitore che va riempito, ci vanno messe dentro tante cose. Chi fa gol fa la differenza. I gol sono frutto di una disponibilità a fare squadra. Se io ho tutti e dieci i calciatori bravi a pressare e ad aggredire allora si fa meno fatica tutti. Se due aspettano che gli altri 8 l'abbiano recuperata si fa più fatica. E' una cosa che ti massacra rincorrere l'avversario. Nella gestione della palla si sceglie noi che giocate fare. Se si fa tutti la stessa cosa ti si restituisce più possibilità di fare gol. Poi davanti bisogna anche pressare. Togliere spazio per le giocate. Altrimenti gli avversari fanno contro movimento e il tuo difensore si deve adeguare. Poi perdi la lucidità e dei metri importanti. Bisogna essere squadra e sapere far tutto.

Ausilio?Lo ringrazio del complimento. Ansia o pressione? A me sono state promesse delle cose. Se non le mantengono vengo qui e le dico. Le cose promesse vanno mantenute. Alcuni calciatori verranno acquistati. Non sono sicuramente più bravo di quelli che hanno allenato prima di me. Loro sono più bravi di me. Dobbiamo fare qualcosa di diverso, metterci qualche giocatore da integrare. Voi avete incominciato a scrivere 'Spalletti eccoti 150 milioni da spendere'. Se non li tirano fuori loro, me li tirate fuori voi. Qualcuno le dovrà tirare fuori queste cifre. Chi ve l'ha detto? Come mai lo avete scritto? Come avevate la certezza di queste cifre?

Cosa non vuole rivedere?Il non te la do vinta mai è una qualità importante. E' una voce del verbo non te la do vinta. Si arriva pensando alla stessa maniera in cui si è inziato. Per tutti i 90 minuti. Si va tutti in maniera forte dalla stessa parte. se non si fa vedere di essere compatti e tosti non si va da nessuna parte. Abbassare il livello di tignosità che ho visto succedere nelle partite che ho analizzato dell'Inter va messo a posto.

Ambizioni? Chiaro che a mercato finito qualcosa potremo tentare di dire. Bisogna avere delle aspirazioni. Credere in qualche visione. Dal punto di vista mio cercherò di essere il più realista possibile. Ho un contratto di due anni e il secondo dipende dal lavoro del primo. Ci sono calciatori che hanno visto passare 4-5-6 allenatori di livello. E' colpa anche loro se non si fanno risultati, non la raccontano più a nessuno. E' l'unica e ultima possibilità che abbiamo fare bene quest'anno non solo per me ma anche per molta gente dell'Inter. Per cui si dà tutto in questa stagione.

Il top player che fa la differenza?Se è un grande calciatore fa la differenza in tutte le parti. Viene dato più risalto al bomber, ma se quest'anno ce ne sono stati 10 nella classifica dei capocannonieri è segno che i difensori devono fare meglio.

Caratteristiche degli uomini che cerca (4-2-3-1)? Un Salah o un Di Maria?Di un esterno stiamo vedendo. Se parli di Candreva devi andare a vedere quanti gol ha fatto fare, come mette i palloni strisciati dietro alla difesa. Se gli chiedi di andare dentro il campo e proporre giocate per la prima punta entra sul piede non suo e lo fa in maniera peggiore. Icardi ha fatto tanti gol sui cross di Candreva. Un classico tutto fascia. Ti raddoppia. Salah lo sa fare peggio, ma poi ti fa più male quando riparte. C'è sempre il pro e il contro. Quando sono giocatori importanti si trova una collocazione. Noi abbiamo due tra i più bravi sul mercato. Ausilio e Sabatini conoscono il mercato come le loro tasche. Di volantinaggio ha parlato Sabatini. Ora mi tocca rassicurare i giocatori, sono tutti convinti di andare via. Lasciamo lavorare loro che sanno fare il loro mestiere e poi se ne riparla fra qualche giorno.

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