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Pioli: “Inter, obiettivo Europa League. Grande sostegno dalla società. Su Gabigol…”

Il tecnico dei nerazzurri ha parlato in conferenza stampa e FCINTER1908 vi ha riportato in diretta le sue parole

Andrea Della Sala

Dopo il pareggio a tempo scaduto subito col Milan, l'Inter tornerà in campo sabato sera contro la Fiorentina al Franchi per cercare una vittoria che manca ormai da quattro partite. A due giorni dalla sfida contro i viola, il tecnico Pioli terrà la conferenza stampa ad Appiano Gentile. FCINTER1908 vi ha riportato in diretta le sue parole:

Com'è stato il giorno dopo il derby?

"Si è lavorato per togliere l'amaro dalla bocca. Dobbiamo mettere in campo prestazioni che ci appartengono e tornare alla vittoria".

Discorso aperto per Europa League

"Saranno sei partite importantissime, dobbiamo fare in modo che siano tutte determinanti. Abbiamo due partite tosta, Fiorentina gioca gran calcio e dobbiamo essere concentrati e determinati. Serve concentrazione e determinazione".

Quante volte hai rivisto la fine del derby?

"Tante volte, dobbiamo prendere coscienza di cosa non ha funzionato. La gestione della palla e le palle inattive hanno condizionato il risultato finale".

Quanto è stato facile ripartire?

"Facile perché se fosse finito ora il campionato nessuno sarebbe soddisfatto, invece abbiamo ancora un obiettivo da conquistare. Non dovremo avere questa posizione alla fine".

Cosa ti dà fiducia per queste ultime partite?

"La voglia di dimostrare che possiamo fare bene, possiamo finire il campionato in una posizione migliore".

L'Europa League si può conquistare?

"Deve essere il nostro obiettivo, dobbiamo tornare alla vittoria".

"Nelle scelte di oggi stai già pensando al domani, ad esempio punti su Joao Mario visto l'investimento fatto?

“No in questo momento è importante fare le cose ne miglior modo possibile e schierare la formazione migliore, dobbiamo tornare a vincere e recuperare posizioni. Sono sei mesi che rincorriamo, siamo vicini e abbiamo le qualità per fare bene”.

"Cosa è mancato in queste ultime 4 partite?

“Due situazioni: la gestione della palla, abbiamo perso palle banali, poche coperture e le palle inattive. Dobbiamo tornare a lavorare in modo positivo”.

Che spiegazioni ti sei dato per queste ultime partite?

"Non ho mai pensato troppo avanti e al passato. Abbiamo sempre interpretato le cose pensando alla partita del momento, ci sono periodi in cui sei al top e altri in cui c'è un caso fisiologico. Nelle ultime partite ci è mancata la capacità di stare dentro la gara con attenzione per tutti i 95'".

"C'è stato l'atteggiamento giusto da parte di quelli che sono entrati dalla panchina?

“Sì. Credo che il derby sia stata una situazione particolare dove diventa difficile trovare delle cose che ci sono mancate se non maggiore attenzione su due palle inattive. Chi ha giocato ha dato il massimo, dovevamo gestire meglio alcune ripartenze. Abbiamo commesso errori che non facevamo e ora le prestazioni devono tornare più complete”.

Non vincere a Firenze vorrebbe dire salutare l'Europa?

"Abbiamo 5 punti dalla quarta in classifica e con loro avremo lo scontro diretto. Sabato sarà una partita complicata, giocano bene e sono ben allenati. E' importante tornare coi tre punti".

Aveva chiesto di più da Perisic e lo ha avuto, si aspetta di più da Miranda?

"Ha già dimostrato le sue qualità sia con l'Inter che con il Brasile, non è il singolo ma tutto il collettivo che deve lavorare con più attenzione".

"Gabigol ha giocato solo 15’ dopo Bologna, potrà avere più spazi?

“Ho tante soluzioni e quando faccio le scelte dò forza ad alcuni e penalizzo altri. Ho fatto scelte forzate per via di infortuni, altre per mie scelte. Tutti devono lavorare con entusiasmo e positività, perché il loro dovere è farsi trovare pronti quando verranno chiamati in causa”.

"Ha pesato il fatto di vedersi allontanare la zona Champions?

“Sì abbiamo fatto questo ragionamento, ma non credo che sia lì il nostro momento delicato. Abbiamo sempre creduto e lavorato per dare il massimo. Abbiamo sempre detto che i bilanci si fanno alla fine e dobbiamo dare il massimo e cercare di raggiungere la miglior posizione. Abbiamo avuto calo e commesso errori, ma abbiamo possibilità per finire bene campionato”.

Anche in passato questa squadra è stata sempre protetta da allenatore. Sente che è così ancora?

"Alleno una squadra di professionisti, molto attenti a dare il meglio. Vogliamo dare il meglio per il presente e per costruire futuro importante".

"Per te e per la squadra non avere certezze per il futuro credi abbia influito?

“Assolutamente no, io in queste situazioni sono molto attento. Valuto l'operato della società nei momenti delicati, nei momenti normali è troppo facile. Posso dirvi che sono un allenatore fortunato, ho grande sostegno e supporto. Poi a fine campionato il lavoro lo diranno i risultati”.

Stai continuando su stessi uomini nonostante i risultati. Hai pensato a cambiamenti?

"Lavoro per schierare la formazione migliore, non mi faccio condizionare da risultato positivo o negativo. Conta il tipo di prestazione e le alternative che hai. Se vado avanti così è perché la squadra mi dà affidabilità. Abbiamo raggiunto degli equilibri e andiamo avanti così".

"Firenze bivio, è una piazza che guarda a te con grande interesse. Cosa pensi del loro progetto?

“E’ stato il posto dove ho giocato di più con soddisfazione e delusioni, Firenze rimane una partita importante, difficile. E’ un crocevia importante come lo sono state tutte da novembre a ora perché siamo sempre stati costretti a rincorrere. Vincere sarebbe importante”.

"Se la Fiorentina ti chiama?

“Sabato è una partita importante…”.

Molti non hanno dato il 100%, quanto ti fa restare male?

"Abbiamo sbagliato la partita di Crotone e ne siamo responsabili. Credo che sarebbe cambiato molto con tre punti in più, ma la abbiamo sbagliata è stato un grosso errore. Non è giusto parlare di poco impegno, i giocatori si stanno impegnando e ora dobbiamo rimetterci in carreggiata e sbagliare meno. Abbiamo poco margine di errore".

"Mourinho dopo l’Atalanta aveva detto cose pesanti…

“Voi non sapete cosa ho detto dopo Crotone, non c'eravate nello spogliatoio. Dobbiamo guardare avanti, sei partite ci aspettano per dare risposte. Dobbiamo parlare di più coi fatti”.

Che difetto individua in questo sistema di gioco? Serve maggiore protezione?

"Tutti i sistemi hanno vantaggi e svantaggi, non dico gli svantaggi favorirei il mio collega. Abbiamo preso un gol con la squadra schierata, poi ci hanno penalizzato palle inattive e gestione della palla".

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