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Nagatomo: “Spalletti voleva stimolare l’ambiente. Futuro? Ho l’Inter nel cuore, ma…”

L'esterno giapponese ha parlato della sua esperienza al Galatasaray

Andrea Della Sala

A gennaio ha lasciato l'Inter per vestire la maglia del Galatasaray, Yuto Nagatomo, però, rimane sempre molto legato all'Inter e il suo futuro potrebbe parlare nuovamente nerazzurro. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il terzino ha parlato dei motivi del suo cambio di maglia e anche della sua esperienza in Turchia: "Sono felicissimo di come stiano andando le cose. Compagni, società, allenatore e tifosi mi hanno accolto alla grandissima. Abbiamo davanti obiettivi importanti e non dobbiamo mollare. Vogliamo il titolo, questo pubblico se lo merita. Poi mi concentrerò sul Mondiale col Giappone".

Quest’ultimo probabilmente il vero motivo che lo ha spinto a salutare l’Inter a gennaio: «C’era concorrenza e purtroppo non avevo la certezza di giocare titolare. Ci ho pensato bene e alla fine abbiamo deciso così: non potevo permettermi di non andare in Russia, il Mondiale è una competizione alla quale tengo tantissimo».

In prestito secco fino a giugno, il terzino giapponese non esclude di mettere radici nella metropoli turca. Anche se il richiamo della Milano nerazzurra si fa sentire:«L’Inter è nel mio cuore e da qui non mi perdo una partita».

Contro il Napoli sono arrivati dei segnali confortanti.

«La squadra ha giocato bene, ma ora serve tornare alla vittoria. Possibilmente già dalla prossima, contro la Samp».

In ottica Champions, però, c’è bagarre.

«Non sarà semplice perché le avversarie sono forti e non mollano, ma l’Inter può e deve farcela. Arrivare nell’Europa che conta è fondamentale».

Spalletti ha sottolineato alcuni limiti qualitativi della rosa.

«Probabilmente per stimolare l’ambiente e i calciatori, ma l’Inter è forte e ci sono i mezzi necessari per arrivare in Champions League. Ho totale fiducia nei miei compagni».

Fino a dicembre si parlava di scudetto: poi cosa è successo?

«Accadde lo stesso con Mancini nel 2015. In testa per metà campionato, poi… Credo sia complicato rispondere a questa domanda, il calcio è strano. Ma sono sicuro che la squadra ripartirà».

Lei, invece, sembra felice a Istanbul.

«Mi trovo benissimo. Compagni, club e tifosi mi hanno accolto alla grande. Sto giocando con regolarità e questa è la cosa più importante».

Proprio il motivo che l’ha portata a salutare Milano.

«Esattamente. Con il Mondiale all’orizzonte non potevo permettermi di non giocare con continuità».

Suo, quindi, il primo passo?

«Non proprio, la decisione è stata presa di comune accordo. Ho parlato con la società e l’allenatore, insieme siamo arrivati a questa soluzione. Tutto in piena serenità».

A fine prestito cosa accadrà?

«Ora è presto per dirlo. Ora voglio vincere il campionato. Poi penserò alla Russia».

Apre alla possibilità di tornare e rimanere a Milano?

«Ho l’Inter nel cuore, sono un tifoso e non avrei alcun tipo di problema a restare».

Cosa pensa di Spalletti?

«Con lui non ci sono mai stati problemi. Parliamo di un grande allenatore, è fortissimo».

Ormai 7 anni fa l’ultimo trofeo, la Coppa Italia: quanto tempo servirà per rinfrescare il palmarès?

«L’Inter è un top club e la speranza di tutti è di tornare a vincere presto. Per iniziare bisogna entrare in Champions».