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Spalletti: “Io il Fenomeno dell’Inter? Non gioco mica io. Vecino era acciaccato, ma…”

L'allenatore nerazzurro ha analizzato la partita con la Samp nella sala stampa del Meazza

Eva A. Provenzano

Tre punti e un pizzico di sofferenza di troppo valgono il primo posto in classifica almeno per una notte. L'Inter di Spalletti è prima dopo la vittoria contro la Sampdoria: la partita dopo il 3-0 firmato da Icardi sembrava chiusa, ma stanchezza e dormiveglia generalizzato hanno rischiato di distruggere tutto quanto di buono era stato fatto fino a quel momento. E' finita 3-2 con un sospiro degli interisti e pure dell'allenatore che se ne è andato sotto la Curva Nord a raccogliere l'ovazione dei tifosi con una grinta che fa bene all'ambiente. Alla fine della gara il tecnico è passato nella sala stampa del Meazza per rispondere alle domande dei giornalisti. Ecco cosa ha detto:

-Ci sono anche gli avversari, ha detto. Qualcosa dirai ai tuoi per l'ultima mezz'ora. Togliendo Vecino la squadra è andata meglio, l'hai visto stanco? 

Matias ha finito la partita di Napoli perché non avevo centrocampisti, era a rischio per oggi ma i medici ce l'hanno fatto a metterlo a disposizione. Lo abbiamo portato al termine della corsa, dovevo per forza sostituire lui. L'unica pecca è che si abbassa la squadra, è tutto regolare, si sono persi due palloni, gestiti male, se perdi due palloni come li perde chiunque e gli altri sono la Samp e capitalizzano il massimo gli va detto bravi. Anche loro hanno conferma di avere una squadra forte come l'anno scorso anche se gli hanno ceduto i giocatori a Giampaolo, i migliori. 

-Se si aspettava i 26 punti e se ci racconta il siparietto finale davanti alla panchina della Samp...

Il fatto dei punti non lo so. E' un conto che non voglio fare. Quello a cui do attenzione è il lavoro, come ti rispondono, come ti guardano, come partecipano al cammino da fare insieme. Di conseguenza io sono contento come ho già detto in precedenza. Noi non abbiamo altra strada, abbiamo l'obbligo di trovare per vincere tutte le partite. Perché non c'è tregua, per chi si è messo questa maglia non c'è tregua fino alla fine del campionato. I calciatori lo hanno percepito, ho a che fare con una squadra di professionisti veri. Il siparietto con Conti? E' come un fratello, l'ho trovato cinquanta volte accanto a me, ci si conosce tutti e quando abbiamo chiesto di Skriniar sapevamo di aver preso un grande calciatore. 

-14 titolari utilizzati da lei, sta pensando ad un nucleo su cui costruire? 

Ma funziona così, si deve creare un cuore e un'anima, devi essere fortunato e noi lo siamo (ride.ndr). Li devi far sentire quelli che possono essere titolari. Se cominci a cambiare quando la squadra va bene anche quelli che entrrano prendono quella forma lì, altrimenti diventi da buttar via, diventa così nel calcio. E' importante far sentire il gruppo importante. Dalbert ha un po' di affaticamento muscolare, però poteva giocare e levando Vecino ho abbassato la squadra. Mettendo Santon ricreo la fisicità, una struttura che ti dà qualcosa in più. Ci sono particolari che dettano le scelte. Il morso di San Siro lui lo conosce, un po' di quello che ha pagato Vecino i primi tempi, si doveva mettere in condizione di sentirsi tranquillo in una realtà che probabilmente darebbe timore a chiunque, quando sali l'ultimo gradino del Meazza se non sei giusto inciampi e vai lungo. Ora è un problema per chi ci deve giocare contro, ha preso la forma nell'ambiente che cercava e che gli dava qualche perplessità all'inizio. Abbiamo fatto risultato all'inizio e ora secondo me si migliora. 

-Record di punti per questa Inter, è lei il Fenomeno di questa Inter visto anche che è andato dai tifosi e sembra si sia preso l'Inter?

Non gioco mica a pallone io, correvo e basta quando giocavo a pallone, giocavo di domenica in domenica, si correva giovedì e mercoledì, solo quando si correva. Sono i giocatori quelli importanti. Sono un gruppo di ragazzi con sui si passano ore volentieri assieme. Arrivano tutti un'ora e mezza due ore prima dell'allenamento, la mia fortuna è questa qui. Speriamo che quello che è successo stasera non metta in discussione la mia fortuna. (ride.ndr) 

-Si deve parlare di Inter da scudetto? 

Ma ho già risposto su questo, non conta. Abbiamo da disputare tantissime partite, bisogna che questi ragazzi facciano gli straordinari. Ci sono giocatori che conoscono il calcio, che finora erano in difficoltà e che ora stanno bene. Pian piano ti guadagni fiducia e atmosfera e non hai paura che ti succeda quello. Ci s

-FCINTER1908: Giampaolo diceva che l'ha vista aver paura negli ultimi cinque minuti, ha avuto paura di pareggiarla? 

Non ho avuto il timore, ho avuto la certezza che la Samp potesse far male, ma di contro avevo la certezza che i miei giocatori non si sarebbero fatti da parte. 

(Fonte: FCINTER1908.IT, dal Meazza Eva A. Provenzano)