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Spalletti: “E’ mancato un po’ tutto. Keita? Scelta avventata, colpa mia. Derby? Ci vuole di più”

L'analisi dell'allenatore nerazzurro su quanto accaduto a San Siro

Marco Macca

L'Inter saluta l'Europa nel modo più mesto e triste. A testa bassa. Una serata da dimenticare, per i nerazzurri di Luciano Spalletti che, al netto delle (tante) assenze, non hanno messo in campo quella grinta, quella voglia e quella mentalità che avevano chiesto l'allenatore e il vicepresidente Javier Zanetti. Ma, soprattutto, il carattere che si aspettavano i tifosi. A decidere, il gol di Jovic dopo soli 6': una rete a cui c'erano spazio e tempo per poter rispondere, ma che alla fine si è rivelata fatale. E, fra qualche giorno, ad attendere l'Inter c'è un derby potenzialmente decisivo nella rincorsa Champions. Insomma, c'è poco da stare allegri. Ai microfoni di Sky Sport, Spalletti ha parlato così di quanto accaduto a San Siro:

MANCANZE - "Stasera è mancato un po' tutto perché abbiamo perso subito equilibrio e certezze. Dopo il loro gol abbiamo perso le distanze. Le seconde palle diventano tali se non hai la pulizia giusta sulle prime, se non le lavori bene diventano tutte palle a rimbalzo. Se invece le tratti con più qualità, diventa una palla pulita. Quando loro lasciavano l'uomo contro uomo dietro, non siamo riusciti a sfruttare la situazione.

KEITA - "Keita è stata una scelta avventata, è colpa mia. Non aveva la Garra giusta perché era tanto che non giocava. Loro lasciavano degli spazi, ma non siamo mai riusciti a determinare qualcosa di concreto. Il gol iniziale ci ha provocato un nervosismo superiore. Nel tentativo di recuperare si pensa di recuperare la cosa da solo invece di fare bene il proprio lavoro, dando aiuto alla squadra attraverso lo svolgimento del proprio compito. Si è creato più disordine, nel portare palla si sono lasciati degli spazi e le rincorse si sono allungate. Non siamo mai riusciti a trovare le distanze di squadra".

PERSONALITA' - "E' chiaro che le aspettative sono molte. Si vuol passare a essere vincenti, ma le possibilità sono poche. La ricerca che bisogna far vedere è quella di voler portare a casa partite importanti, con equilibrio. Pareggiando si poteva tenere tutto in discussione fino alla fine, ma abbiamo fatto subito confusione, forzando le giocate nel tentativo di risolvere la cosa, ma questo dà degli svantaggi. Si poteva vincere anche negli ultimi minuti di partita, non per forza all'inizio".

PAURA PER IL DERBY - "Non è corretto come discorso. Chiaro che dobbiamo far meglio di questa sera, ma paura non è il termine corretto, mica ci picchiano. Ci vuole più fiducia, ma quello viene in automatico, perché da stasera penseremo a quello che è successo".

(Fonte: Sky Sport)

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