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Tra addii, volti nuovi e un attacco stellare: pregi e difetti della nuova Inter Primavera

Scopriamo pregi e difetti della nuova Inter Primavera guidata da Armando Madonna

Redazione1908

"I numeri dimostrano la continuità di una società che ci ha sempre creduto e che ogni anno lavora per migliorarsi, senza accontentarsi mai". Parlava così Roberto Samaden, responsabile del settore giovanile dell'Inter, all'indomani della conquista del secondo titolo nazionale consecutivo. E i numeri di cui parlava Samaden sono incredibili, soprattutto quelli delle ultime 4 stagioni, quando in panchina c'era Stefano Vecchi: 2 Campionati, una Coppa Italia, 2 Tornei di Viareggio e una Supercoppa Italiana. Nonostante i tanti addii per necessità di bilancio (Bettella, Odgaard, Valietti, Zaniolo) e per raggiunti limiti di età (ceduti in prestito i '98 Lombardoni, Danso, Pissardo, oltre ai '99 Emmers, Sala, Rover e Brignoli), senza dimenticare l'addio di Stefano Vecchi, la nuova Inter Primavera guidata da Armando Madonna si appresta a vivere un'altra stagione da protagonista. Nonostante un precampionato non esaltante, il nuovo allenatore potrà contare su un reparto offensivo che garantisce gol e spettacolo. Scopriamo insieme pregi e difetti della nuova Under 19 nerazzurra.

LE STELLE - Difficile fare un solo nome: sono tanti i giocatori che in questa squadra possono (e dovranno) fare la differenza. Indubbiamente il reparto con più qualità e più abbondanza di scelte è l'attacco: ci si aspetta moltissimo da Facundo Colidio che, dopo una prima stagione di ambientamento (nella quale ha comunque segnato una doppietta nella Supercoppa contro la Roma e nella finale Scudetto con la Fiorentina), dovrà ora dimostrare di valere il grosso investimento fatto su di lui la scorsa estate. L'argentino, dopo aver svolto il ritiro precampionato con la Prima Squadra di Spalletti, si è messo in luce anche con la Nazionale Under 20 del suo Paese, con la quale ha vinto il premio di miglior giocatore del Torneo de L'Alcudia. Grande attesa intorno a Eddy Salcedo, classe 2001 prelevato dal Genoa e che ha già debuttato in Serie A, senza dimenticare gli altri attaccanti Merola e Adorante che, con un anno di esperienza in più nella categoria, potranno fare molto bene. Tra i protagonisti della squadra ci sarà senza dubbio Marco Pompetti, regista mancino classe 2000 che nelle seconda metà della scorsa stagione si è rivelato una delle chiavi dei successi della formazione di Stefano Vecchi. Le certezze sono rappresentate dai fuori quota Dekic, Zappa e Nolan, aggregati al ritiro della Prima Squadra e che dovranno essere da esempio per i più giovani.

LE SORPRESE - C'è grande curiosità intorno a Samuele Mulattieri: centrocampista offensivo classe 2000, proveniente dallo Spezia, può già vantare diverse presenze in Serie B, e l'idea dell'Inter è che possa recitare un ruolo simile a quello ricoperto nella scorsa stagione da Nicolò Zaniolo, anch'egli prelevato dopo che aveva già esordito tra i professionisti. Le qualità tecniche di Mulattieri sono fuori discussione, bisognerà vedere se avrà la personalità per prendere per mano la squadra. Attenzione anche a Edoardo Vergani: attaccante classe 2001, ha già esordito con la Primavera nella scorsa stagione (andando anche a segno nel corso del Torneo di Viareggio), ed è considerato da tempo uno dei gioielli più luminosi di tutto il settore giovanile nerazzurro. La concorrenza in attacco è tanta, ma l'ex attaccante dell'Under 17 ha tutto per bruciare le tappe e recitare un ruolo da protagonista. Da seguire con interesse anche Colombini (terzino sinistro, 2001), Tintori (portiere, 2000) e Rizzo Pinna (centrocampista centrale proveniente dall'Atalanta, 2000).

PROSPETTIVE E OBIETTIVI - Difficile dire ora dove potrà arrivare questa squadra: tanti i volti nuovi, allenatore incluso, ma come ogni anno l'Inter si presenta ai nastri di partenza come una delle formazioni più competitive della categoria. Anche in questa stagione i nerazzurri si divideranno tra campionato, Youth League, Coppa Italia e Supercoppa Primavera e Torneo di Viareggio: tanti gli impegni, tante le occasioni per mettersi in mostra. Sulla carta il reparto offensivo di questa Inter non teme confronti con nessuno, mentre sono ancora da registrare difesa e centrocampo: toccherà a Madonna far crescere questi ragazzi, con l'obiettivo di tirar fuori il meglio da ognuno di loro. E perchèé no, provare a continuare a vincere, sulla scia di quanto fatto negli ultimi anni con Vecchi in panchina.

Fabio Alampi & Gianni Pampinella

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