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Vanheusden: “Inter, studio da Ramos e sogno la prima squadra. Miangue e Perisic…”

Il giovane classe '99, difensore della Primavera, ha raccontato la sua esperienza in nerazzurro

Andrea Della Sala

Tra i giocatori della Primavera dell'Inter che si stanno mettendo maggiormente in luce c'è Zinho Vanheusden. Il difensore classe '99 ha parlato al portale belga Nieuwsblad: "Sono diventato un po' italiano. Inter? Non ho mai rinnegato la scelta che ho fatto". Quando la scelta dell'Inter è stata comunicata alla mamma di Zinho ecco qual è stata la sua reazione: "Liverpool, Dortmund e Anderlecht vogliono Zinho ma ha scelto l'Inter. Possibile che in Italia non ci sia un giocatore come lui? Risposta: Abbiamo cercato in tutto il mondo e abbiamo scelto suo figlio".

Vanheusden ha ricordato il suo passaggio in nerazzurro: "Il primo giorno, il mio telefono era strapieno di messaggi e di chiamate. Il mio esempio è Sergio Ramos: gioca a calcio, è un difensore e ha stile. Ho pensato sono un difensore e quale posto migliore dell'Italia per migliorare? Se fossi rimasto allo Standard, mi sarei potuto allenare con la prima  squadra, ma non so se ero pronto per quello. Qui a Milano, posso proseguire il mio processo evolutivo".

Qualche dubbio sulla scelta?

"Assolutamente no, quando ho sentito dell'interesse dell'Inter la mia decisione era già stata presa. E' una delle mie squadre preferite. Ricordo ancora Diego Milito quando decise la finale di Champions League".

Qual è stata la più grossa difficoltà? Il modo di difendere in Italia?

"Inizialmente sì. C'è una grande attenzione su questi aspetti. Come muoversi sulla diagonale, quando scappare e quando... Cose di questo genere".

Come è stato giocare con la prima squadra?

"Fantastico. I compagni si sono presi cura di me. Perisic e Biabiany soprattutto, anche perché con loro potevo parlare francese".

Ti manca il Belgio?

"Sempre meno. Sto diventando sempre più italiano. Quando torno in Belgio cerco di fare tutto in una volta: trovare la mia famiglia e i miei amici. All'inizio è stata molto dura, ma era il mio sogno e non ho mai rinnegato la mia scelta. Senna Miangue mi ha aiutato. In questa stagione ha fatto il debutto nella prima squadra, è un buon esempio per me".