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Vecchi: “L’Inter B? Farebbe piacere. Tanti 2000 pronti, Zaniolo può trovare spazio in A”

Le parole del tecnico nerazzurro al termine della finale contro la Fiorentina

Fabio Alampi

Al termine del trionfo nella finale contro la Fiorentina, il tecnico dell'Inter Stefano Vecchi ha parlato in conferenza stampa: "Le finali si giocano, può sempre succedere qualcosa di imponderabile. Se Inter e Fiorentina arrivano sempre in fondo vuole dire che lavoriamo bene. Se poi riusciamo a vincerle è perchè abbiamo qualche giocatore in più, si è visto un crecendo della mia squadra, in grado di fare anche i supplementari. L'Inter B? La società ci sta pensando, ma non ci sono ancora conferme, nel caso mi farebbe sicuramente piacere. Il mercato dei miei giocatori? Se ne parla tanto, è un altro obiettivo del settore giovanile, sicuramente facciamo comodo anche alla società, il mister ha fatto una stagione straordinaria, magari l'anno prossimo con queste plusvalenze si può creare una squadra che possa lasciarlo più tranquillo... Pompetti? Ci sono dei gioctori che partono un po' in seconda fila, poi spesso e volentieri si ritrovano protagonisti. Pompetti ha avuto una crescita importante, già a novembre e dicembre non vedevamo l'ora di metterlo in campo, a gennaio si è preso un posto in un ruolo dove a inizio anno c'erano giocatori più avanti. Bettella ha fatto una stagione incredibile, Merola ha qualità, Adorante ha fatto una partita importante, ci sono Gavioli, Colidio, ci saranno tanti 2000 pronti a essere protagonisti. Zaniolo ha qualità per essere protagonista dovunque, dal punto di vista fisico e tecnico è pronto. Magari non nell'Inter, ma in qualche squadra meno quotata può avere il suo spazio. La Youth League? Sicuramente sarà una grandissima esperienza, che quest'anno abbiamo già visto che tipo di esperienza può essere, ci si confronta contro squadre fortissime. Quest'anno abbiamo perso solamente ai rigori contro il Manchester City, vincerla sarebbe bello, ma ci siamo accorti che sarà durissima, il livello del calcio europeo è altissimo, di fatti le squadre italiane non vanno lontanissimo... In Europa hanno strutture migliori delle nostre, qui non si riesce mai a mettersi d'accordo. Per il calcio italiano c'è qualcosa da cambiare, magari prendendo spunto da altre realtà europee".

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