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De Laurentiis: “Ma che ci fa il Frosinone in Serie A?”. La replica: “Parla chi non ha vinto niente”

Lite tra il presidente del Napoli e quello del Frosinone. Argomento: la competitività della Serie A

Redazione1908

Aurelio De Laurentiis vorrebbe un calcio diverso, senza promozioni e retrocessioni. Un'idea che porta avanti da tempo e che ha illustrato anche nel corso di un'intervista al New York Times pubblicata stamane dalla Gazzetta dello Sport. "Finisci primo, prendi 100 milioni di euro, per esempio, da secondo guadagni 50 milioni e cosi' via. Ma se finisci ultimo, paghi una multa. Club come il Frosinone non attirano fan, ne' interessi, ne' emittenti nel campionato. Arrivano, non cercano di competere e tornano indietro - il virgolettato del presidente del Napoli -. Se non possono competere, se finiscono per ultimi, dovrebbero pagare una multa. Non dovrebbero ricevere denaro per il fallimento. La promozione e la retrocessione sono la piu' grande idiozia nel calcio".

Parole che ovviamente non sono piaciute al presidente del Frosinone, Maurizio Stirpe, che ha affidato la sua replica a CalcioNapoli24.it. "Mi sembrano dichiarazioni di una persona che ha la sindrome di Napoleone - dice -. Nella vita ancora prima che nel calcio serve rispetto e io qui non ne vedo: invece bisognerebbe averne sempre per gli avversari, lo sport deve insegnare questi valori. Se invece insegna prepotenza queste dichiarazioni si commentano da sole: arrivano da parte di persone che non hanno vinto niente".

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