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Le rivali / Montella: “Pressione? Ora so gestirla. Io ct? Alleno il Milan e per me…”

L'allenatore rossonero ha anche sottolineato: "Possiamo passare con un turno di anticipo, altri club italiani non ci sono riusciti"

Eva A. Provenzano

Vincenzo Montella, prima della conferenza stampa che introduce la partita di Europa League contro l'Austra Vienna di domani sera, ha parlato ai microfoni di SkySport del suo Milan:

-Il Milan vuol tornare a fare il Milan in Europa?

Ci teniamo, ci teniamo a passare il turno e abbiamo la possibilità di farlo anche con un turno di anticipo, ci sono squadre italiane che in passato non ci sono riuscite. Cresceremmo così di mentalità, abbiamo bisogno di fare la partita e di vincerla.

-Sulla carta sembra un cammino difficile di tanti partite in pochi giorni…

Penso che il Milan debba tornare a fare il Milan, non ci si deve accontentare di certe partite, nelle partite che abbiamo perso con le avversarie davanti a noi non abbiamo demeritato. Dobbiamo provare a giocare da Milan e questo passa attraverso anche delle sconfitte, preferisco così che fare delle barricate e fare un punto. Sono fiducioso perché tutto dipende da noi, sono tutte squadre alla nostra portata quelle che verranno.

-La cena?

Facile andare a cena quando si vince. Questa è stata bella perché è arrivata per gradi da parte dei giocatori, stiamo diventando squadra piano piano nonostante qualche equivoco iniziale. Bella perché spontanea.

-Il Milan deve tornare a fare il Milan anche in attacco?

Siamo migliorati nella fase difensiva e dobbiamo migliorare davanti, dobbiamo migliorare nei tiri finali e nella scelta dei giocatori di qualità che devono tirare.

-Si sente sotto pressione?

Ho imparato a gestire certi momenti, riuscire ad accettare le critiche giuste è più facile, l’allenatore è sempre sotto osservazione, fa parte del mio lavoro, questo serve a fare il salto di qualità.

-Panchina Nazionale, a giugno ci pensa? Si può avere un ct part-time?

Non penso che Ulivieri lo permetta, gli piace dare più posti di lavoro a più persone possibili. Io adesso alleno il Milan e sono concentrato su questa possibilità che ho, fenomenale, bellissima e stimolante. Ho incontrato Lippi, non era tesserato di nessuno, mi ha detto le sue idee e io le mie e ci siamo confrontati. Adesso alleno il Milan  e penso al Milan.

-Pensa che sia fondamentale un grande giocatore tra i dirigenti della società?

Adesso si parla tanto, credo che servano persone che siano capaci di fare politica sportiva, persone capace di rappresentarci anche da ex come succede nelle squadre, che tenga insieme squadra e società, una cosa abbastanza normale.

(Fonte: SkySport)