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Banega pronto a prendersi l’Inter sulle spalle per il sogno Champions. A Cagliari…

Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, per la delicata sfida contro l'Atalanta, Stefano Pioli, sembra orientato a ripresentare Banega

Riccardo Fusato

Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, per la delicata sfida contro l'Atalanta, Stefano Pioli, sembra orientato a ripresentare Banega dal primo minuto. Nella prima parte della stagione il Tanguito ha in parte deluso le (alte) aspettative che lo avevano accompagnato quando è sbarcato a Milano. Troppo sotto ritmo per il nostro campionato, specialmente in una squadra che faticava a trovarsi dopo un’estate con troppi errori sul fronte dell’area tecnica. Banega del resto non era un furetto nemmeno in Andalusia, ma lì Emery aveva costruito un meccanismo ben sincronizzato in cui tutti correvano ed Ever faceva correre il pallone. Le doti tecniche del 28enne di Rosario infatti non sono mai state in discussione. Al limite c’era qualche dubbio sul carattere dell’argentino (tipo fumantino e a volte distratto, come quando si ruppe un piede mentre stava facendo benzina alla propria Ferrari cui non aveva messo il freno a mano) e non era chiara la sua collocazione tattica. De Boer lo ha provato anche come regista davanti alla difesa, qualcuno lo preferisce mezzala, ma il meglio lo dà da trequartista che si muove sì tra le linee, ma si abbassa spesso, andando a fiutare le zolle migliori. Il pezzo forte rimangono visione di gioco, passaggio nel breve — raro vedergli fare un lancio alla Pirlo — e assist a mandare in porta il compagno.

A Cagliari la musica è cambiata quando ha servito (e col piede «sbagliato») un babà a Perisic. Una strofinata di lampada arrivata dopo mezz’ora di stenti, faticando a trovare spazi e tempi. La fotografia di Banega, che non ha nella continuità il pezzo forte, ma che quando si accende abbaglia. Come sulla punizione del raddoppio al Sant’Elia, terzo gol in campionato dopo Roma e Lazio. Una prestazione che in vista dell’Atalanta lo porta in pole nell’eterno ballottaggio con Joao Mario.

(Gazzetta dello Sport)

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