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Branchini: “Ronaldo? Cuper non mostrava grande stima calcistica. Lasciò l’Inter perché…”

Queste le parole dell'agente che portò il brasiliano in Italia

Daniele Vitiello

Giovanni Branchini, agente che portò Ronaldo in Italia, ha parlato ai microfoni di Calciomercato.com: "Ricordo la trepidante attesa di quel periodo. Tutti sapevano che il brasiliano dava la priorità ai blaugrana, eravamo convinti che avremmo trovato un accordo e loro lo avrebbero blindato. Tanto vero che la mattina del giorno fatidico, era la vigilia della finale di Champions League di quell'anno, io avvisai Moratti del fatto che avevamo di fatto trovato l'accordo col Barcellona e che il giocatore sarebbe rimasto in catalogna. Alla fine non mantennero le promesse e da lì nacque la rottura".

Com'era fuori dal campo?

"Va definito con due aggettivi: intelligente e ironico. Forse il motivo per il quale ha lasciato l'Inter è che in quel periodo non c'era molto spazio per i sorrisi. Rispetto a prima c'era meno allegria. Ad ogni modo è rimasto molto legato all'Inter anche dopo la sua partenza.

Il rapporto con Cuper?

Andrebbe chiesto all'allenatore. Credo che il rapporto non sia mai decollato del tutto, credo che Cuper avesse un'altra idea di calcio e in quel momento l'allenatore dell'Inter, sinceramente, non mostrava nei confronti di Ronaldo una grande stima calcistica né un grande interesse. Una serie di episodi ha deteriorato il rapporto, tipo le mezzore passate a riscaldarsi senza entrare in campo. Cose che capitano quando non c'è feeling. Ha sempre voluto capire anche le cose spiacevoli da ascoltare. Questo l'ha reso veramente diverso da tutti gli altri".

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