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Corsera – Spalletti spinge per il rinnovo di Icardi per 2 motivi. E con Marotta…

Dalle colonne del Corriere della Sera vengono analizzate le dichiarazioni dell'allenatore nerazzurro in merito al rinnovo di Icardi

Gianni Pampinella

Al termine di Parma-Inter, le dichiarazioni di Luciano Spalletti in merito al rinnovo di Mauro Icardi, avrebbero messo in difficoltà la società nerazzurra come sottolinea il Corriere della Sera. "La vittoria dell’Inter sul Parma poteva regalare un po’ di tranquillità. Il primo successo dell’anno, il primo gol in campionato del 2019, la blindatura del terzo posto e la dissoluzione delle voci di un possibile esonero, erano tutti elementi positivi. Luciano Spalletti però, invece di accendere e soffiare la candelina sulla torta, ha deciso di guastarla, di buttare un petardo (un altro) e farlo esplodere ai piedi dell’amministratore delegato Beppe Marotta", si legge sul quotidiano. "A innescare l’ennesima polemica tra l’allenatore e il dirigente dell’Inter sono state le deludenti prestazioni di Mauro Icardi, senza gol da sette partite. Un digiuno legato dal tecnico al mancato rinnovo di contratto. «Io a Icardi non ho creato nessun problema. Ci sono cose da chiarire, la questione del contratto va messa a posto, perché lo disturba. Ora i direttori vanno e lo definiscono, non si lascia più a metà», ha tuonato Spalletti, non nuovo ad attacchi diretti all’amministratore delegato. L’uscita di Spalletti non è casuale e ha una doppia valenza, ma non è stata tempestiva, perché arriva a pochi giorni di distanza dalle parole di Marotta che aveva difeso la posizione del tecnico ribadendogli la fiducia della società. Sia come sia, Spalletti ha deciso di spingere sul rinnovo di Icardi per due motivi. Il primo è dare un segnale di vicinanza al giocatore, tentando di riportarlo dalla sua parte (i rapporti non sono idilliaci) e spendendosi in pubblico per lui. Così però ha messo in difficoltà la società che entro fine mese incontrerà di nuovo la moglie-agente, Wanda Nara, per cercare un’intesa che non può essere di 10 milioni come chiede l’argentina, ma può fermarsi al massimo a 7. Se Icardi accetterà bene, altrimenti si andrà avanti così o si prenderanno altre strade. Ma l’esternazione di Spalletti scarica sulla società e Marotta un fardello: come dire, se non mettete a posto certe situazioni è difficile gestire lo spogliatoio. Fornisce di riflesso anche un paracadute al tecnico. Forse però era meglio soffiare sulla candelina e festeggiare la vittoria ritrovata".

(Corriere della Sera)

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