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Giani: “Che ricordi con l’Inter piena di campioni. Ma Recoba era il top, impressionante”

Nicolas Giani era in prima squadra nel 2006, in un'Inter stellare

Riccardo Fusato

Esattamente tre anni fa, Nicolas Giani giocava titolare in un Mantova-Spal 1-0, Seconda divisione, e andava a caccia di punti preziosi per entrare nella Lega Pro unica, obiettivo poi centrato. Fra meno di quattro mesi, Nicolas Giani, l’eroe della partita contro il Cittadella, molto probabilmente esordirà in Serie A da capitano biancoazzurro. A 31 anni. Forse ci poteva arrivare prima nella massima serie, se avesse mantenuto le aspettative: per 7 anni ha fatto tutta la trafila nelle giovanili dell’Inter, per poi sbarcare finalmente in prima squadra nel 2005-2006. Presenza effimera, ma a sentir lui comunque utile: zero presenze nella squadra di Mancini, ma a contatto con giocatori che a fine stagione avrebbero vinto scudetto (quello tolto alla Juve per Calciopoli) e Coppa Italia. «C’erano tanti campioni, fra cui Adriano, Veron, Figo, Stankovic e Recoba forse il più bravo di tutti: aveva un modo di calciare impressionante. Io ho fatto il ritiro con loro, ma non ho mai giocato e poi sono stato mandato via in prestito. E’ stata comunque una bellissima esperienza, anche se ho un piccolo rammarico: non aver esordito in partite ufficiali. Ma d’altronde quella era una grandissima squadra, c’era poco da fare...».

A quel punto Giani, un difensore che può giocare centrale o a sinistra preferibilmente nella difesa a tre, viene sballottato da una parte all’altra, tra prestiti e comproprietà: dalla Cremonese alla Pro Patria, dal Perugia al Vicenza, dove fa bene nelle prime tre stagioni, mentre nell’ultima il rapporto con la tifoseria si deteriora, segnale che è arrivato il tempo di cambiare aria. E così, nel gennaio 2014, arriva l’incontro con il direttore sportivo della Spal, Davide Vagnati e la conseguente stretta di mano. «Dovevo accettare di scendere di categoria - dice Giani - ma lui mi ha convinto: il progetto prevedeva l’approdo in Serie B in poco tempo. Aveva ragione e adesso siamo qui...». In attesa di festeggiare una promozione in Serie A che manca dal 1968. La città non sta più nella pelle e lo ha dimostrato martedì al gol di testa segnato da Giani, che ha sbloccato una partita molto complicata contro il Cittadella. Ora è pronto per la serie A

(Gazzetta dello Sport)

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