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Inter, c’è voglia di Gabigol: è ancora tutto da scoprire, De Boer ci lavora con cura

In casa Inter, a questo punto, c'è tanta voglia di scoprire Gabigol: la non convocazione da parte del Brasile ha fatto sorridere l'Inter e De Boer. Per queste due settimane, il talento brasiliano potrà lavorare ad Appiano Gentile ed integrarsi...

Dario Di Noi

La seconda sosta Nazionali dell’anno, un po’ a sorpresa, ha concesso due settimane di lavoro in più - ad Appiano Gentile - al neo acquisto nerazzurro Gabriel Barbosa. Il ct brasiliano Tite non lo ha inserito nei convocati, perciò l’Inter avrà sorriso: per lui, almeno 8 giorni di lavoro con Frank De Boer, pronto a testarlo in gara nell’amichevole di oggi contro il Lugano.

All’Inter c’è voglia di scoprire Gabigol, dopo il rapido assaggio (16 minuti) nella sfida al Bologna. Al momento del suo arrivo (per fine settembre) il calendario fittissimo non ha aiutato, ma ora le due settimane di sosta possono essere la migliore opportunità per compiere un balzo in avanti per la sua integrazione nell’universo nerazzurro.

In questi giorni - scrive il Corriere dello Sport - "con tanti nerazzurri convocati in nazionale, de Boer sta lavorando con maggiore attenzione e cura proprio con l’ex-Santos. L’obiettivo è fare in modo che, il prima possibile, riesca a fare la differenza in campo. L’attaccante, intanto, si è messo totalmente a disposizione: è il primo a saper di avere tanto da imparare e quindi ha fatto vedere il giusto atteggiamento. Ha un carattere timido, quindi, è entrato nello spogliatoio in punta di piedi, ma la confidenza è in rapida evoluzione". 

Sarà lui, dunque, l’osservato speciale di Inter-Lugano (in programma oggi alle 15 fra le mura della Pinetina). Innanzitutto, sarà interessante individuare la posizione in campo, dopo i 16 minuti col  Bologna da esterno destro. Ad Appiano è rimasto pure Icardi: bene così per De Boer, che potrà sondare l’evoluzione della loro intesa.

Sarà un pomeriggio speciale anche per altri giocatori da cui De Boer si aspetta un segnale: su tutti Kondogbia, reduce dal disastro di Inter-Bologna. "I suoi problemi sono tecnici e mentali - scrive il Corriere dello Sport - deve fare un salto di qualità nel suo gioco, snellirlo di “ghirigori” e renderlo più semplice ed efficace. Peraltro con la pressione di aver di fatto perso il posto da titolare con l’innesto di Joao Mario". Oltre a Kondo, il test sarà probante per Marco Andreolli, al ritorno in campo dopo 11 mesi dalla rottura del tendine d’Achille. Con ogni probabilità, lo rivedremo in campo, magari non dal primo minuto. E in caso di ottimi responsi, De Boer potrà sorridere. In quella di zona di campo, al centro della difesa, un innesto serve come il pane.