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Inter: è caccia alle plusvalenze. Mancano ancora 13 milioni. Dove trovarli?

Il traguardo dei 30 milioni di plusvalenze rimasti per rispettare all’accordo con la Uefa è ancora distante

Riccardo Fusato

A Siviglia attendono le visite mediche di Banega per ufficializzare l’affare (plusvalenza di 6 milioni e affarone per l’Inter; contratto triennale per l’argentino), ma non ci saranno sorprese. Caprari è stato valutato tra i 12 e i 13 milioni, cifra che consente all’Inter di fare una plusvalenza di almeno 8-9 milioni. Considerato che c’è anche l’obbligo di riscatto del Frosinone per Bardi, il traguardo dei 30 milioni di plusvalenze rimasti per rispettare all’accordo con la Uefa è distante ancora 12-13 milioni. La domanda è ovviamente da dove arriveranno. Con la Sampdoria si è parlato a lungo anche del terzino Federico Eguelfi. L’Inter ieri sera dava l’operazione come possibile (con tanto di nuova plusvalenza “contenuta”) e spingeva per farla, la Sampdoria (che pensa a Murru sulla sinistra) era meno ottimista a riguardo e tergiversava. E poi c’è il summit in calendario con il Genoa. Se l’Inter contabilizzerà nel bilancio 2016-17 la cessione di Caprari, registrerà nel prossimo esercizio l’arrivo di Skriniar. O almeno questa è l’idea del club nerazzurro. Oggi le parti si rivedranno per individuale una formula di pagamento che permetta ai nerazzurri di non aver problemi con il Fair Play: è allo studio il prestito con obbligo di riscatto. La Sampdoria valuta il suo centrale 20 milioni più il cartellino di Caprari, quindi 33 milioni. Ausilio e Sabatini erano partiti da una valutazione dello slovacco di 20 milioni più 7-8 di bonus. C’erano insomma cinque milioni di differenza che potrebbero essere colmati proprio dallo sbarco a Genova di Eguelfi. Skriniar ha già l’intesa con l’Inter da tempo.

(Corriere dello Sport)

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