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Inter, il segreto di Barella: l’affronto che Nainggolan non scorderà mai, così ha convinto tutti

Il centrocampista sardo si è imposto anche in Nazionale, non ci sono più dubbi: è da Inter

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"Il prezzo è alto e col passare del tempo rischia di aumentare ulteriormente per il sopraggiungere delle continue conferme. Perché se fino a pochi mesi fa si aveva la sensazione che Barella potesse essere giocatore da Inter, adesso si ha in merito l’assoluta certezza, dato che alle ottime prestazioni col Cagliari si affiancano anche quelle in Nazionale, che lo hanno accreditato come leader del centrocampo di Roberto Mancini. Circostanza non frequente per un ragazzo di 22 anni abituato a giocare in provincia. Nicolò Barella è un gioiellino, motivo per cui Giulini non considera la possibilità di aprire a trattamenti di favore, ma per il calciatore l’ipotesi Inter è sempre stata una fantasia sostenuta e assecondata dalla passione che la sua famiglia conserva per i colori nerazzurri.

"L'INTER NON HA DUBBI - Ausilio ha sciolto tutte le riserve, anzi, a dire il vero il direttore sportivo nerazzurro lo aveva già fatto questa estate, ma i tempi per un trasferimento di Barella a Milano non erano ancora maturi per due motivi: la volontà di Giulini di trattenere il calciatore se non messo di fronte a offerte irrinunciabili, (cosa che l’Inter non poteva permettersi) e il poco tempo rimasto a disposizione. Questi i fattori che hanno agevolato la permanenza del centrocampista in Sardegna, destinati però a sgretolarsi la prossima estate, quando gli assalti a Barella saranno di tutt’altra portata, dato che nel frattempo tutto il talento di questo ragazzo è emerso prendendosi anche la scena in campo internazionale e destando l’interesse dei club di Premier, campionato cui lo stesso calciatore ha recentemente strizzato l’occhio in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport.

"Personalità, questa la dote che da sempre gli ha consentito di elevarsi sopra la media, mettendolo in risalto agli occhi di chi avrebbe dovuto giudicarne le prestazioni. Il suo agente, lo stesso di Nainggolan, lo ha notato quando ancora militava nelle giovanili del club sardo.

" A convincerlo sulle indiscutibili qualità di questo ragazzo, un episodio che non dimenticherà mai, che Fcinter1908 è venuto a sapere: “Ma chi è questo qui?”, pensò Alessandro Beltrami (presente alla seduta di allenamento) dopo aver visto Barella -allora poco più bambino, ma aggregato alla prima squadra- vincere un contrasto contro il “Ninja” e successivamente attenderlo per scappargli via in dribbling. E allora ritorniamo alle cose speciali, quelle non comuni, che anche Gianfranco Matteoli (all’epoca responsabile tecnico del settore giovanile del Cagliari e oggi osservatore dell’Inter) ha saputo riconoscere: «Il Barella di oggi si vedeva già quando era piccolo. Aveva una forte personalità, che andava al di là delle doti tecniche che gli ha regalato madre natura. Era precoce, aveva una testa straordinaria: quando la palla andava fuori dal campo non aspettava che gliene passassero un’altra, saltava la recinzione e andava a riprendersela per giocare subito». Nella semplicità di un piccolo gesto c’è tutta la storia di Nicolò Barella, uno che si è fatto con la forza della determinazione. Uno da Inter, ma più in generale uno da Champions e Nazionale.

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