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Inter, un abisso rispetto a un anno fa: Spalletti ha restituito sorrisi e certezze

Il tecnico di Certaldo ha rivoluzionato il club nerazzurro

Fabio Alampi

Il primo confronto è imbarazzante: all’undicesima giornata dello scorso anno l’Inter poneva fine alla gestione Frank de Boer dopo la sconfitta di Genova per 1-0 contro la Sampdoria. Ora, dopo lo stesso numero di gare, l’Inter è seconda in classifica, senza aver mai perso e con il record storico di punti fatti nelle prime 11 giornate, 29. Rispetto all’Inter di De Boer, i nerazzurri di quest’anno segnano di più (22 a 13) e subiscono meno gol (8 a 14), ma paradossalmente tirano meno in porta (168 a 185) e subiscono più conclusioni degli avversari (145 a 112). Un po’ di differenza la fa anche Handanovic evidentemente visto che ha alzato la percentuale delle parate a 75,76 mentre lo scorso anno stava a 70,83. E anche gli avversari ai quali non vengono concessi tiri semplici dal momento che lo specchio della porta interista è stato colpito 33 volte mentre l’anno scorso 48. A livello individuale, tra coloro che sono rimasti dall’anno scorso a quest’anno, spiccano alcune differenze. Nagatomo, per esempio, gioca decisamente di più, il doppio: 4 presenze l’anno scorso, 9 quest’anno. Candreva crea più occasioni (32 a 23) e recupera più palloni (45 a 27). Icardi segna di più, 11 a 8, tirando di meno (33 a 38). Perisic trova la via della porta il doppio rispetto l’anno passato (4 a 2) e mediamente viaggia così anche per le occasioni create (27 a 14). Emerge anche dai dati individuali un insieme di razionalità maggiore.

(La Gazzetta dello Sport)

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