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L’Inter, il mercato e Icardi alla Juve: mai vista una roba del genere. Cancelo? Ora voglio vedere se…

L'editoriale di Alfio Musmarra per Fcinter1908: dai temi del mercato alle vicende Icardi e Cancelo

Alfio Musmarra

"Con la fine del campionato è iniziato il tormentone estivo del mercato.  L’interesse è morboso, vale tutto ed il contrario ma su una cosa c’è una pressoché totale convergenza: un doppiopesismo ormai certificato. Lapalissiano.  Perché qualcuno dovrà spiegarmi  prima o poi perché l’Inter conquista il posto Champions all’ultimo rintocco, eppure sembra quasi sia stata eliminata: nelle successive 48 ore dalla vittoriosa sfida dell’Olimpico nell’ordine ho letto: Icardi alla Juve, Skriniar in qualsiasi squadra possibile. Via Perisic..Santon prolunga. Non una notizia positiva che sia una. Si forse Nainggolan ma almeno a 40/45 milioni, quando Pastore arriverebbe alla Roma a metà prezzo con ingaggio decurtato. Anche questo è un altro aspetto buffo:  all’Inter tutti quelli che devono arrivare costano uno sproposito e non ci sono sconti. E per di più quelli da vendere  DEVONO essere di fatto svenduti perché non hanno mercato. ( !?)

"UN LAVORO ENORME DIETRO LE QUINTE - Non ho mai visto una trattativa come quella paventata per Icardi alla Juventus, con il club proprietario del cartellino quasi come terzo incomodo a fare da tappezzeria ad una trattativa presunta mai nata. Ma in tutto questo la società dov’è? Che fa? Perché farsi trattare in questo modo come una società di terza serie? Personalmente mi piacerebbe vedere una comunicazione molto differente. Non potente con i deboli e debole con i forti.

"Che vada di pari passo con un'evoluzione strutturale che ormai è evidente a tutti. La campagna abbonamenti è figlia di un lavoro capillare, attento e meticoloso, di cultura che è andato di pari passo con una rivoluzione social pazzesca, così come gli introiti con il grande lavoro del marketing perché i numeri non mentono, basta andarli ad analizzare tra ricavi dalla Cina e nuove sponsorizzazioni i dati economici del club hanno avuto un miglioramento notevole che è andato ben oltre i risultati sportivi.  E’ chiaro che il peso del FFP ha compresso non poco il piano di sviluppo della squadra, inchiodata maledettamente da paletti folli da parte di chi li ha pensati e strutturati in questo modo eppure qualcosa è stato fatto ed ho la sensazione che se quel poco fosse stato fatto da altri a quest’ora si leggerebbero altre cose. Andate a rivedere quello che disse Cancelo qualche giorno fa (“Se l’Inter perde due gare di fila, tutti ne parlano ma se il Milan ne perde sei, nessuno parla. Abbiamo zittito tutti: l’Inter ha aggiunto solo 2 o 3 calciatori in più alla rosa della passata stagione e va in Champions, obiettivo stagionale. Loro hanno speso 200 milioni sul mercato e dove sono finiti? In Europa League! Manca equità in queste osservazioni”) e vedrete che il suo pensiero è la cartina di tornasole di quello che sto cercando di spiegarvi.

"LA VICENDA ICARDI - Siamo in assenza di un imprinting marcato del club: manca l’essere considerati, rispettati. Non è possibile leggere qualunque cosa a senso unico. La sensazione è che tutto il club abbia fatto un grande balzo in avanti, tranne sotto l’aspetto comunicativo. Perché il concetto che passa è che tanto si può dire di tutto, quando non è così che dovrebbe essere. Prendete ad esempio la vicenda Icardi:  ma è mai possibile che l’Inter debba passare come la parte debole che potrebbe perdere Icardi perché lo vuole la Juventus? E la società che possiede il cartellino nulla? Anche perché tutta questa cattiva pubblicità va ad inficiare sull’immagine del club e di chi lavora alacremente con sacrifici e fatica. Perché non ci sono solo i volti noti: dietro le quinte esistono tante persone che tutti i giorni si impegnano e danno l’anima per la società nel suo complesso. È il caso che qualcuno si ridesti, lo merita il club e lo meritano milioni di tifosi, stufi ogni volta di essere presi in giro.

"IL CASO CANCELO - Perché vogliamo parlare della trattativa Cancelo? Riavvolgiamo il nastro: qualche mese fa quando ancora non erano scaduti i termini contrattuali tra Inter e Valencia quanti sottolineavano la poca congruità tra il valore effettivo del giocatore es i 40 milioni chiesti dal club spagnolo? Tanti.

Non dimentico neppure chi, trattando la notizia, l’ha descritta in termini ridondanti: ‘la Juve soffia Cancelo all’Inter’.  Ma quando? A termini di regolamento, una volta scaduta la data indicata nel contratto il giocatore tornava nella piena disponibilità del Valencia, punto. C’è poco altro da aggiungere. Chiaro, l’Inter ha provato a trattare nuovamente ad altre condizioni che non essendosi concretizzate hanno fatto sì che la trattativa sfumasse. La Juve ha la facoltà di potersi muovere sul mercato liberamente trovando un accordo con gli spagnoli ha fatto bene ad accaparrarsi il giocatore che merita e farà sicuramente bene ad accettare. Spiace? Certamente ma non si poteva fare diversamente. Certo chissà se ora che andrà alla Juventus sentiremo le stesse cose che si dicevano quando sarebbe dovuta essere l’Inter a trattenerlo, ma dubito fortemente.

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