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L’Inter non è solo Icardi. Contro il Torino potrebbero deciderla Candreva e Perisic

In casa Inter - o in quella Toro, a seconda da dove la si voglia guardare - ci sono altri due giocatori che potrebbero fare la differenza: Ivan Perisic e Antonio Candreva

Riccardo Fusato

E' vero, da una parte c'è Andrea Belotti e dall'altra Mauro Icardi che segna da tre partite consecutive (Roma, Cagliari e appunto Atalanta), cosa che non gli riusciva dallo scorso mese di settembre (Pescara, Juventus, Empoli). Ma in casa Inter - o in quella Toro, a seconda da dove la si voglia guardare - ci sono altri due giocatori che potrebbero fare la differenza: Ivan Perisic e Antonio Candreva. Icardi è il finalizzatore, l'uomo copertina, colui che a suon di reti ha riportato in alto l'Inter scalando la classifica dei bomber nerazzurri di tutti i tempi (è quota 74, ora punta Cruz e due totem della storia interista come Milito e Facchetti tutti e tre a 75), ma se Maurito ha raggiunto tale rendimento lo deve anche a chi lo ha rifornito per larghi tratti della stagione, ben prima che si mettesse in moto Banega. Perisic, quando non si "emargina" dalla partita, è senza dubbio l'uomo che più di altri sa trasformare l'Inter da squadra forte, a imprevedibile e devastante.

I suoi spunti in velocità sulla sinistra hanno spesso spaccato i match. Anche Candreva è a suo modo un uomo mercato perché Antonio Conte ha provato a portarlo al Chelsea a gennaio, ma i 30 milioni proposti hanno trovato la ferrea opposizione dell’Inter. L’ex ala della Lazio ha segnato molto meno di Perisic, 4 reti, ed è stato meno incisivo sotto porta (fra i gol più importanti il sigillo della vittoria a Sassuolo e il 2-0 che ha chiuso la scorbutica sfida interna con l’Empoli quando Icardi era squalificato), ma ha servito la bellezza di 8 assist che lo issano al secondo posto della speciale graduatoria alle spalle di Callejon. Candreva era il giocatore che mancò molto all’Inter la scorsa stagione, quando Mancini decise di passare al 4-2-3-1 ma non ebbe risposte convincenti con continuità da parte dei vari Biabiany, Brozovic e Ljajic. Con De Boer l’ex laziale era di fatto uno “sforna-cross”, con Pioli, che ben lo conosce, è diventato il vero regista offensivo dell’Inter, l’uomo sì del cross, ma anche dell’ultimo passaggio, del taglio in mezzo o della conclusione dalla distanza. Icardi è pronto a colpire, ma occhio ai due sulle fasce...

(Tuttosport)

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