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Materazzi: “Io dirigente nell’Inter? L’importante è tornare in alto. Sulla Juve in CL…”

L'ex difensore ha rilasciato una lunga intervista dove ha parlato di Inter e Juventus

Francesco Parrone

Intervistato dal portale brasiliano ChuteiraFc, l'ex difensore nerazzurro e campione del Mondo '06 Marco Materazzi, ha parlato ampiamente della situazione in casa Inter e delle speranze future per tornare in alto. "In India stata un'eccellente esperienza per la mia formazione, soprattutto perché ho ottenuto un titolo, ma non voglio fare l’allenatore qui in Italia. Sono il tipo di persona che dice ciò che pensa, e questo non va bene per un allenatore nel mio paese. Mi piacerebbe avere un ruolo da dirigente, ma non c'è nulla in vista".

FUTURO DIRIGENTE DELL'INTER -"L'importante è che i cinesi aiutino l'Inter ritrovarsi e a riconquistare titoli, non se Materazzi tornerà a lavorare lì. I cinesi sono dei proprietari che sicuramente vogliono il meglio per il club. Penso che siano ancora nella fase di conoscenza del terreno, del capire come funzionano le cose in Italia e guardare le persone per fare delle scelte giuste. Spero ci riescano".

MILANESI ASSENTI IN CHAMPIONS - "È molto facile criticare, dire che queste cose sono sbagliate piuttosto che altre, ma è importante anche riconoscere i meriti di altri club. Juventus, Roma e Napoli hanno lavorato molto meglio ultimamente rispetto a Inter e Milan ed è giusto che siano più avanti di altri in Italia".

DOMINIO JUVE IN CAMPIONATO -"Va detto che la Juventus non è arrivata a non avere avversari in Italia per caso. Quando è stata punita con la retrocessione in Serie B , ha approfittato di quell’annata per pianificare per il futuro.  E' il club più organizzato, tutto funziona alla grande, hanno molto potere economico e ha creato una rosa eccezionale. E sono gli unici ad avere uno stadio di proprietà, seguono un modello inglese di amministrazione e hanno molte più entrate rispetto agli altri".

JUVE IN EUROPA -  "Secondo me sono i favoriti per vincere la Champions League, anche se il Real Madrid è un terribile concorrente, abituato alle grandi partite. Favorita? Tutto il mondo dice che la forza della squadra è la difesa. E' è un reparto davvero eccellente. Ma non è solo questo. Si tratta di una squadra molto equilibrata, che ha anche grande qualità in avanti. Soprattutto, a mio parere: si nota vedendo le partite che tutti corrono per tutti per tutto il tempo, non c'è vanità. Con questa mentalità e la forza della squadra, ha tutto per essere campione. La rivalità esiste, naturalmente. Se la Juventus vince, va bene. Se perde, va bene lo stesso (ride, ndr)".

ZIDANE DA ALLENATORE - "Ha già vinto una Champions col Real Madrid e può fare la storia in questa stagione vincendo il secondo titolo di fila. Complimenti".

RAPPORTO CON MOURINHO - "E' una persona vera, che è sempre molto fedele ai suoi giocatori, così può ottenere da loro il 300% del rendimento. Ma se lo deludete avrete problemi... . E' un grande allenatore e una grande persona, è stato un piacere lavorare con lui".

MONDIALE O TRIPLETE? - "E' impossibile dire quale fu il più speciale. Segnare due goal nella finale di Coppa del Mondo è qualcosa di straordinario, quella partita ha cambiato la mia vita. E vincere nella stessa stagione il campionato di Serie A, la Coppa Italia e la Champions League è stato meraviglioso. Facendo parte di quel gruppo so bene quanto abbiamo dovuto lavorare duro e quanto abbiamo dovuto soffrire per vincere quei titoli. Non chiedetemi di scegliere tra il 2006 e il 2010, sono stati due anni favolosi".

PROTAGONISTA NEL MONDIALE 2006 - "Non immaginavo di poter fare un Mondiale così, ma posso dire che ero al 100% della forma, pronto a dare il meglio di me e avevo fiducia sul fatto che avremmo potuto essere campioni. Pochi credevano nella nostra squadra, ma avevamo un ct come Marcello Lippi che ha passato due anni a dirci che avremmo potuto vincere. Avrei dato il mio meglio anche se avessi giocato cinque minuti o tutte le partite del torneo. E quando sono entrato in squadra ho potuto dare il mio contributo".

NEYMAR COME MESSI E RONALDO? -"È possibile che li raggiunga, sì. È un giocatore che ha tutto. In questa stagione sta facendo meno gol, ma è stato lo stesso determinante per la squadra"

BRASILE SCONFITTO PER 7-1 DALLA GERMANIA -"Ero in volo da Milano a Rio e non sono riuscito a vedere la partita. Quando l'aereo è atterrato e ho saputo il risultato non riuscivo a crederci. Ho viaggiato con la speranza di vedere una bella finale tra Brasile e Argentina al Maracanà, e sono stato sorpreso quando ho scoperto il 7-1. E il peggio è che anche la Germania è diventata poi campione..."

SITUAZIONE SIMILE IN CARRIERA? -"Sì, nell'andata della finale della Coppa italiana nel 2007. Abbiamo perso 6-2 a Roma. Dopo 15 minuti si era sul 3-0, il primo tempo è finito 4-1 ... È stato un incubo! Poi abbiamo vinto in casa (2-1, ndr), ma non è servito a niente".

(Fonte: Chuteirafc.cartacapital.com.br)