primo piano

MATERAZZI: “SOLO NOI SIAMO RIUSCITI A FERMARE IL BARCELLONA. MELO ANDAVA ESPULSO. NO A DUE PESI E DUE MISURE”

In casa Inter non sono state condivise le critiche dopo la sfida di Champions League contro il Barcellona, che Marco Materazzi respinge al mittente con un’espressione colorita. «È facile fare l’omosessuale con le parti basse degli...

Daniele Mari

In casa Inter non sono state condivise le critiche dopo la sfida di Champions League contro il Barcellona, che Marco Materazzi respinge al mittente con un'espressione colorita. «È facile fare l'omosessuale con le parti basse degli altri...», ha replicato il difensore osservando che «intanto noi abbiamo pareggiato col Barcellona e mi sembra che a oggi non ci sia riuscito nessuno: questo è quello che conta». A margine di un evento legato alla settimana milanese della moda, Materazzi si è detto convinto che la corsa scudetto sarà un duello fra Inter e Juventus. «Penso di sì - si è sbilanciato -, la Juve è molto forte e ha un grande allenatore come Ferrara, una persona simpatica che sa quando dire le cose nel momento e nel modo giusto. E poi ha preso grandi giocatori con grandissima qualità come Melo e Diego». La settimana prossima torna la Champions, e Materazzi avverte che contro il Rubin Kazan (oggi battuto per 2-1 in casa dal Perm in campionato) «le squadre russe non sono da sottovalutare. Ma - ha osservato - se vogliamo proseguire la nostra crescita, cominciata l'anno scorso dalla prima gara di Champions, dobbiamo essere fiduciosi». Deve avere fiducia anche Mario Balotelli. «Deve capire che ha davanti due mostri sacri come Etòo e Milito - è convinto Materazzi - e quelle volte che resta fuori spero che impari da loro a giocare, ad aiutare la squadra e sacrificarsi. Se farà così non avrà problemi a trovare spazio». Mentre Balotelli spera in un posto al Mondiale in Sud Africa, Materazzi non si illude. «Sinceramente non ci credo, Lippi sta costruendo un gruppo come ha fatto quattro anni fa ed è giusto che al Mondiale vada chi se lo sta conquistando. Poi - ha aggiunto - nella vita non si può mai sapere: in qualsiasi momento ci sia bisogno io ci sono. Con il ct ho un rapporto che va al di là di tutto, quindi sarei a disposizione»

«Io sono fatto un pò come Mourinho, non accetto quando subisco delle ingiustizie. Avete visto - ha domandato ai cronisti il difensore dell'Inter a margine di un evento legato alla settimana della moda - cosa ha detto Felipe Melo dopo l'ammonizione? Ve lo dico io? Ha detto 'Hijo de putà all'arbitro. Perchè non è stato espulso?». «Le leggi - ha continuato Materazzi - devono essere uguali per tutti, io ho pagato tante volte. È accaduto anche al trofeo Tim, dove ho detto all'arbitro Damato che era una vergogna il rigore fischiato. Era per giunta un trofeo che non valeva niente e ho pagato 5mila euro di multa... Così non va bene». Quella di Materazzi «non è assolutamente - dice - una protesta contro il sistema arbitrale. Però se si vuole avere un rapporto di collaborazione bisogna avere lo stesso metro sempre, non solo con Mourinho e con Materazzi». L'interista ha ricordato anche l'intervento del presidente dell'Aia Marcello Nicchi dopo un suo brutto fallo nella partita con il Bari. «Per me quello di Nicchi era stato un bilancio di tutta la domenica. Ho accettato - ha continuato - di buon cuore quello che ha detto l'alta istituzione calcistica quale il presidente degli arbitri, perchè ci stava che potessi essere espulso col Bari. Poi però non è successa la stessa cosa dopo un'entrata di Flamini su Lucio nel derby o a Napoli fra Pieri e Gargano. Se è così tutte le domeniche - ha chiuso l'interista - è giusto, se invece è così perchè c'è Materazzi non mi sta bene».