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Mourinho: “Voglio un club che motivi. Potrei tornare dove sono già stato, ma anche…”

Le parole dello Special One

Marco Astori

Nel corso di un'intervista concessa ai microfoni dell'AFP, Jose Mourinho, ex allenatore tra le altre dell'Inter, ha parlato del suo ritorno in panchina il prossimo anno, ma non solo.

Ti manca il calcio?

Sì, ma ho deciso di non lavorare più questa stagione. Ho lasciato e non ho voluto tornare a gennaio, febbraio, marzo. Non volevo. Vorrei trovare un club che motivi a ricominciare la prossima stagione.

Ti rivedremo lottare per la Champions League?

E' quello che vorrei. Ma a volte devi provare a vincere altro: quando arrivai allo United non giocavamo la Champions e dovevamo provare a vincere l'Europa League.

Dopo aver vinto col Porto e con l'Inter, vorresti vincere la terza Champions e pareggiare Zidane?

Se riuscissi sarebbe fantastico: ma se vincessi la terza Europa League non sarebbe neanche male. Ho due Champions e due Europa League. Se dovessi vincere il quinto titolo europeo, chiaramente preferirei la Champions: ma se dovessi firmare per una squadra con difficoltà, come lo United quando arrivai, per prima cosa dovremo risalire e fare il meglio possibile. Chiaramente voglio essere al livello più alto, ed è la Champions.

Hai detto che il prossimo club dovrà avere empatia strutturale e grandi ambizioni: vuoi anche essere libero di comprare i giocatori nel mercato?

Non penso che avere questa libertà sia un bene. Il meglio sarebbe riflettere con persone che hanno opinioni differenti. E' importante. Con empatia non intendo libertà sul mercato, ma lavorare con persone che hanno lo stesso obiettivo: è fondamentale.

Ti piacerebbe allenare in Ligue 1?

Difficile dirlo. Dicessi si, comincerebbero a speculare con i club che potrebbero essere interessati a me. Io posso tornare in uno dei paesi in cui sono già stato o provare a lavorare in un quinto paese e vincere tutto come ho già fatto: vedremo.

Messi o Ronaldo: chi vincerà la Champions?

"Voi parlate di Messi e Ronaldo, io parlo di Barcellona e Juventus. Il mondo è focalizzato sulle individualità, ma io sono un allenatore di calcio, uno sport di squadra. Barcellona e Juventus sono due pretendenti, ma ci sono le inglesi, l'Ajax e il Porto. Barcellona e Juventus hanno esperienza, talento e giocatori speciali. Dove ci sono questi, la squadra migliora".