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Pinamonti: “Incredibile giocare nella squadra del mio cuore, ho legato con Skriniar. Icardi…”

Il giovane nerazzurro si è raccontato ai microfoni di Inter TV

Sabine Bertagna

Andrea Pinamonti, cresciuto nel settore giovanile dell'Inter e aggregato alla prima squadra, si è raccontato durante la trasmissione Drive Inter:

Mi chiamano Pina, l'abbreviazione del cognome. Mi trovo davvero bene con i compagni, non me lo aspettavo nemmeno io. Con compagni più grandi può succedere di venire escluso invece tutti mi hanno accettato benissimo. E' un piacere per me lavorare con loro.

Dalla Primavera alla prima squadra - Un cambio importantissimo per la mia carriera. Sono solo all'inizio, sono entrato nel mondo dei grandi. Un mondo completamente diverso dal settore giovanile sia tecnicamente, sia dal punto di vista umano. 

Spalletti - Gesto importante del mister per il salto. Cerco sempre di seguire i consigli che mi dà e di imparare il più possibile.

Amici - Ho legato con Skriniar, non ho ancora la patente mi aiuta molto con i passaggi perché abitiamo vicini. E poi con Cancelo, con cui scherzo fuori dal campo. Capodanno con Skriniar? Sì, abbiamo fatto un brindisi per il nuovo anno. Abbiamo festeggiato tra di noi. 

Rito scaramantico - L'unico è quello quando metto il primo piede in campo strappare dei ciuffi d'erba e di strofinarli sullo stemma dell'Inter. E' una cosa che faccio da quando sono all'Inter. Questo è il mio gesto scaramantico.

Storia nerazzurra - Dell'Inter mi colpisce la storia di un grande club. Partendo dal triplete che è un punto nella storia. Sia io che la mia famiglia da tantissime generazioni tifiamo Inter. E' un grandissimo orgoglio. L'esordio? Quando il mister mi ha chiamato mi sembrava inimmaginabile. La fortuna di giocare nella tua squadra del cuore è qualcosa di incredibile. Sono subentrato ad Eder. 

Tempo libero - Spesso ho il pomeriggio libero. Mi butto sul divano e rimango lì tutto il giorno oppure guardo serie tv, film e ascolto musica. La mia serie tv è Prison Break. Moda? Mi piace seguirla, conoscere varie tendenze. Ogni compagno ha il suo stile, mi piace prendere spunto.

Famiglia - Ho una sorella più grande che ha avuto una nipotina, ma vivono in Australia e non l'ho ancora vista. La mia famiglia è il mio punto di riferimento. Sono stati i primi a sostenermi, nei momenti positivi ma soprattutto in quelli negativi. Sono sempre vicini. A casa da single? Mi spaventava, ma adesso mi piace molto di più. Penso che farei fatica a tornare a convivere con qualcuno.

Sogni -  Il primo gol in serie A e riuscire a diventare un giocatore affermato della Serie A.

Social -  Mi piacciono. Mi piace postare foto su Instagram. Quando sono a casa da solo un occhio lo do. Pubblico principalmente foto di partite ed allenamenti. Poi capitano foto di auguri, con i parenti. Essendo esposti a visibilità bisogna stare battenti a quello che si scrive, con un po' di riguardo non ci sono problemi. Selfie? No, non ne pubblico molti. Seguo i miei compagni, quelli della nazionale, i miei amici di casa. Tutte persone che conosco. Essere qualcun altro per un giorno? Vivo per il calcio. Come calciatore mi piacerebbe essere Ibrahimovic, da quando era all'Inter l'ho sempre seguito e ammirato anche se poi purtroppo ha cambiato squadra. E' sempre stato il mio modello. Essere lui per un giorno mi piacerebbe. Vedere come ci si sente, la consapevolezza di essere il più forte. Penso che quando uno finisce la carriera la gente ricorda cosa hai vinto. Se si guarda il suo albo d'oro ha vinto tanto, non ha vinto la Champions League. Anche il Pallone d'Oro è importante per un giocatore. Il mio idolo Ibra, ma anche Mauro Icardi. Anche lui è qualcosa fuori dalla norma. 

Nazionale - Esperienza bellissima quella dello stage. Il sogno di qualsiasi giocatore. Ringrazio mister DI Biagio per la convocazione. Allenarsi con giocatori che hanno vari campionati alle spalle è produttivo.

Piatto preferito - Il pesto della mamma. Quando arrivo a casa me lo fa. 

Numero - 99 per il fatto che è il mio anno e la mia prima maglia l'anno scorso. Ho scelto quel numero. Penso che me lo porterò avanti il più possibile nella mia carriera. 

Giocatori del passato - Mi piacerebbe incontrare Ronaldo, uno dei top player della storia dell'Inter. Adriano mi ricordo che aveva uno strapotere fisico.

Interviste - Quelle dopo le sconfitte non sono piacevoli. 

(Inter TV)

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