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Replica della Figc a De Laurentiis: “Non c’è scusante. Koulibaly sa bene che l’applauso…”

Il Presidente della Commissione Sportiva d'Appello ha risposto alle lamentele del club partenopeo

Redazione1908

Piero Sandulli, Presidente della Commissione Sportiva d'Appello che ha giudicato il ricorso presentato dal Napoli per la squalifica di Kalidou Koulibaly, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Un Calcio alla Radio, trasmissione in onda sulle frequenze di Radio CRC. Queste le sue considerazioni in risposta alle lamentele del club di De Laurentiis: "L'occasione si perde quando chi ha posizioni di rilievo, in federazione e non, non si dà da fare. La corte sa che certi atteggiamenti a sfondo razziale sono beceri e non si possono giustificare. Nei confronti di Koulibaly c'è stata tutta la nostra solidarietà umana, ma l'atleta sa bene che quell'applauso non andava fatto, tant'è che se n'è scusato più volte. C'era somiglianza col precedente di Sulley Muntari? L'arbitro disse di non aver capito cosa aveva riferito il giocatore, che non si esprimeva in un italiano molto corretto, e che, se l'avesse capito, si sarebbe comportato diversamente. Insomma, il caso Muntari era ben diverso. La giornata di squalifica singola non è impugnabile, quella di Koulibaly è la somma di due squalifiche singole: la somma fa 2, ma sempre di due 1 si tratta".

Non ci può essere scusante - "Aurelio De Laurentiis parla di occasione persa? Non si può parlare di occasione perduta, le occasioni si creano tutti insieme. Tutta la corte ha detto al patron di essere pronta a collaborare, ma i giudici applicano le regole e non le cambiano. L'applauso di Koulibaly è stato una reazione ai cori? Non ci può essere scusante. Se un avvocato applaudisse un giudice in aula perché a suo giudizio in errore, non farebbe a lungo l'avvocato. Poteva esserci una sentenza innovativa? Non ce n'erano i presupposti. Abbiamo avuto il coraggio di discutere il caso senza giudicarlo inammissibile. Noi dobbiamo applicare le regole e non possiamo inventarne di nuove, che sarebbero discrezionali: caso per caso non è diritto. Il presidente De Laurentiis la sa come la penso, quindi dispiace sentire il comunicato del Napoli scritto da chi era presente, non capisco perché abbia dimenticato di riportare alcuni aspetti. Non si può piacere a tutti nella vita, ma le regole vanno applicate per tutti".

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