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Spalletti, tre partite per far svoltare l’Inter. Senza scossa subito divorzio? Solo se Conte…

Il tecnico dell'Inter deve riprendere subito in mano la squadra

Andrea Della Sala

Momento molto delicato in casa Inter. L'eliminazione dalla Coppa Italia ha complicato le cose e ha fatto saltare un altro degli obiettivi stagionali dei nerazzurri. Ora per Spalletti non sarà facile, il tecnico dovrà far reagire subito la squadra, già nella partita di domani contro il Bologna.

"Il vertice notturno tra Spalletti, Zhang (che ieri è volato a Nanchino per il capodanno cinese), Marotta e Ausilio, è servito per cercare di capire qual è il male oscuro che ha avvolto la squadra in un mese di gennaio dove l’Inter ha battuto soltanto il Benevento. Spalletti ha ora tre partite per svoltare: Bologna a San Siro quindi le trasferte di Parma e Vienna (avversario il Rapid) in Europa League. Non riuscisse a dare la scossa, potrebbe anche consumarsi un divorzio traumatico e non più così clamoroso, sempre che Antonio Conte - il sostituto prescelto - si convinca a prendere l’Inter in corsa come fatto a suo tempo da Roberto Mancini, magari anche per toccare con mano la qualità della rosa e capire chi può essere tenuto sulla barca e chi no. Difficile, qualora l’Antonio dicesse di no, trovare un piano B: anche per questo tutti in società si augurano che Spalletti riesca comunque a superare questo momento difficile", riporta Tuttosport.

"Giovedì notte, dopo che l’allenatore è stato congedato, tra Steven e i direttori c’è stato anche un supplemento di indagine: anche un campionato fa l’Inter si era arenata in inverno e ora per Suning diventa fondamentale difendere quel terzo posto che garantisce l’accesso in Champions senza brividi. Detto questo è già possibile fare un bilancio della stagione: l’eliminazione dalla Coppa Italia ha segnato il terzo obiettivo fallito. A questo vanno aggiunte la qualificazione agli ottavi di Champions buttata via col Psv e un campionato dove l’ambizione di essere l’anti-Juve si è volatilizzata alla quarta giornata quando l’Inter aveva appena 4 punti contro i 12 dei rivali. Non resta che l’Europa League ma, a questo punto, anche l’ipotesi di una miracolosa vittoria lascerebbe aperte tutte le perplessità sulla conferma di Spalletti", si legge sul quotidiano.

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