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ZANETTI: “MARIO, ASCOLTA I NOSTRI CONSIGLI E ANDRAI IN NAZIONALE. COL RUBIN ALLA GRANDE. E PER LO SCUDETTO…”

Javier Zanetti parla da capitano. Ieri sera Mario Balotelli ha fatto una partita da potenziale fuoriclasse, ma l’argentino dell’Inter (a sua volta autore di un grande match) ricorda a Supermario che per diventare un numero uno non...

Daniele Mari

Javier Zanetti parla da capitano. Ieri sera Mario Balotelli ha fatto una partita da potenziale fuoriclasse, ma l'argentino dell'Inter (a sua volta autore di un grande match) ricorda a Supermario che per diventare un numero uno non basta il talento, ci vuole tanta applicazione e disponibilità nei confronti dei consigli dei compagni più esperti: "Ha fatto una grandissima partita. Lui è forte, ma dipende tutto da lui, deve ascoltare i consigli dei compagni, perché ciò che gli diciamo è per il suo bene. Moratti ha detto che è da Nazionale? Dipende tutto da lui, se trova continutà di rendimento ad alto livello, può aspirare alla Nazionale. Il sorteggio Champions? Sono tutte squadre forti, tutte squadre che sono arrivate prime nei rispettivi gironi. L'importante è che l'Inter arrivi a febbraio con l'atteggiamento e la forma giusti. Il nome dell'avversario poi non è fondamentale, perché prima o poi bisogna affrontare le più forti».

Sul campionato, invece, Zanetti non cambia idea dopo l'eliminazione della Juve. Era e sarà corsa a tre: "Juve più pericolosa dopo l'uscita dalla Champions? Sicuramente lotterà fino alla fine, insieme a noi e al Milan può arrivare a giocarsi il titolo Le partite fanno storia a sé: abbiamo perso a Torino senza meritarlo, ieri abbiamo vinto meritatamente».

L'Inter, dopo la sconfitta dell'Olimpico, non ha fallito l'appuntamento più importante. Zanetti spiega l'importanza di una vittoria così convincente: "È normale che ci fosse pressione, era una partita decisiva, ma l'abbiamo superata alla grande. Era fondamentale passare il turno con una prestazione del genere, per noi, per il club e per i tifosi. Rimanere in Coppa era fondamentale. La squadra ha avuto la mentalità giusta ed ha vinto. Mourinho? Era fiducioso, sapeva che la squadra avrebbe risposto bene alle attese».