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Zanetti: “Wanda? Serve rispetto, ma Icardi è felice all’Inter. Mourinho? I suoi allenamenti…”

Le parole del vicepresidente dell'Inter a Radio Deejay

Marco Macca

Tra passato e presente, Javier Zanetti, vicepresidente dell'Inter, è intervenuto come ospite a Radio Deejay durante il programma "Deejay chiama Italia" per parlare dei suoi valori e della sua nuova vita da dirigente nerazzurro, non trascurando un commento sugli argomenti che in questi giorni tengono banco in casa Inter. Ecco le sue parole:

"Sorrido sempre alla vita, fa parte della mia personalità. Bisogna sempre affrontarla con positività. Ricordo da piccolo quando mio padre mi lucidava le scarpe: sono cresciuto con certi valori, anche nella mia vita calcistica e volevo trasmetterli agli altri, anche ora che vivo un'esperienza lontana dal campo. Volevo vivere un'avventura a 360 gradi e faccio tutto quello che la società pensa che serva per la crescita del club".

CALCIO DI OGGI - "I giovani di oggi faticano a fare certe cose, bisognerebbe tornare alle basi e bisogna recuperare certi valori. Si deve valutare anche il comportamento durante la settimana: per mantenersi ad alti livelli l'unica maniera è quella. Senza sacrificio nella vita non si ottiene nulla. Certi giocatori non si rendono conto delle possibilità che hanno, è un peccato".

MOURINHO - "Lavorava molto sulla concentrazione, i suoi esercizi in allenamento erano molto intensi ed erano focalizzati su questo. Penso che sarà sempre un grandissimo allenatore. Sia a Madrid che a Manchester nei primi tempi ha vinto, poi è andato in difficoltà, forse per questioni col gruppo. Difficile parlare dall'esterno, ma stiamo parlando di un allenatore di grandissima intelligenza e capacità. Conoscendolo credo voglia tornare al più presto. Dispiace, perché è stata una cosa inaspettata".

SOLARI - "Ricordo un aneddoto: c'era la partita la domenica e stavamo facendo colazione. Santon guardava il giornale e Santiago gli poggiò un braccio sulla spalla e gli disse: non cercare sul giornale quello che non hai fatto in campo".

ALLENATORE - "Non ho mai voluto farlo: dopo aver smesso sul campo, volevo un'altra sfida: approfondire delle tematiche importanti per il club, come la sostenibilità. Sto lavorando tantissimo per aumentare i ricavi, perché permette di avere una squadra sempre più competitiva".

TIFOSI - "E' questa la sfida: sostenibilità a prescindere dai risultati. Bisogna fare dei complimenti a tutte le persone che lavorano nell'Inter".

ASADO - "Ai tempi nostri lo cucinava Samuel, io facevo il cameriere e Cambiasso gestiva tutto. Tutti stiamo aspettando che il Cuchu diventi allenatore".

WANDA E ICARDI - "E' una questione di rispetto, ognuno ha il suo ruolo. La cosa più importante è che lui sia contento, noi lo vediamo sempre ed è felice".

CHAMPIONS - "Ci è dispiaciuto, perché a Montecarlo dicevo che il gruppo era sì difficile, ma che ce la potevamo fare. Il fatto che tutto sia sfumato all'ultima giornata dispiace. Le difficoltà fanno crescere. L'Inter è resiliente e questa cosa aiuterà per le altre competizioni".

(Fonte: Radio Deejay)

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