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Adani: “Inter, il destino di tanti legato all’indole di uno. Lautaro? Che disinformazione!”

L'ex difensore nerazzurro è attualmente opinionista a Sky Sport. Per lui l'Inter di quest'anno ha fatto passi in avanti

Francesco Parrone

Dalle colonne di TuttoSport, l'ex difensore nerazzurro Daniele Adani, ha analizzato ampiamente la nuova rosa dell' Inter e le possibilità tattiche di cui dispone Spalletti:

Daniele Adani, domanda secca: a pochi giorni dalla chiusura del mercato, è l’Inter l’anti-Juventus?

"Non da sola, perché la Roma dei giovani mi piace, così come il Milan. Le variabili sono tante, però il mercato ha rafforzato queste squadre, mentre il Napoli mi pare rimasto un po’ indietro, qualcosa dovrebbe fare. La Lazio dipenderà molto dal rendimento delle sue tre stelle, Immobile, Luis Alberto e Milinkovic-Savic: se fosse quello dell’anno scorso, allora la Lazio sarà ancora lassù".

Ma lo scudetto è già assegnato?

"Se rimango in superficie, è inutile cominciare a giocare perché la Juve era la più forte e ha in più Cristiano Ronaldo. E’ una squadra completa per proposta calcistica, una squadra che l’anno scorso ha vinto tanto e subito pochi gol e che ha messo dentro Cancelo, Bonucci, che mancava nella costruzione del gioco, e ha sempre due ali inarrestabili. Sulla carta non si gioca, ma il campo dice che la Juventus con Ronaldo troverà nuove motivazione, ma le motivazioni delle avversari contro Ronaldo saranno raddoppiate".

Tornando all’Inter: quello di Ausilio e Gardini è stato il miglior mercato dal Triplete a oggi?

"Direi di sì. Hanno inserito uomini importanti in ogni reparto, l’Inter si è completata con giocatori funzionali, di qualità e con caratteristiche diverse da quelle già presenti nella rosa. L’Inter è arrivata in Champions e con questo mercato si è messa nelle condizioni di giocarla per competere. Spalletti ha soluzioni per vincere la partita dal primo minuto e a gara in corso".

Quale potrebbe essere il miglior acquisto?

"Rispondo così: nei rispettivi ruoli sono tutti innesti di alto livello. Perché Politano dovrebbe essere inferiore a Keita o Martinez? Politano è un giocatore che all’Inter mancava, perché non c’era un mancino che partiva da destra per rientrare".

Da grande conoscitore del calcio sudamericano, immagino non sia sorpreso dell’impatto di Martinez.

"Assolutamente e mi fa ridere chi lo ha presentato come centravanti d’area, significa non informarsi. Lautaro ha giocato dietro una punta, da esterno sinistro nel 4-3-3 o 4-2-3-1, qualche volta da punta, ma lui è cresciuto tantissimo giocando insieme a Lisandro Lopez. E’ un attaccante di accompagnamento con tante qualità. Deve imparare, apprendere conoscenze nuove, ma ha potenzialità infinite. Il suo rendimento dipenderà molto dalla voglia che Icardi avrà di lasciargli spazio".

Le amichevoli estive sembrano portare in quella indicazione.

"Mi aspetto molto dalla stagione di Icardi. Deve trovare il piacere di giocare per e con gli altri. La sua indole lo porta alla raccolta del passaggio per l’ultimo colpo, ma se migliorerà nel gusto del palleggio, allora con lui migliorerà e crescerà anche l’Inter. Se Icardi si apre alla squadra, i vari Politano, Nainggolan, Martinez, Keita e Perisic potranno entrare maggiormente in area e così salirà il gioco dell’Inter e aumenteranno i gol. Icardi le sue 20 e passa reti le segnerà comunque, ma godendosi il gioco con i compagni, diventerà più forte".

Quindi la stagione dell’Inter dipenderà sempre dal suo capitano?

"In un certo senso sì. Aguero e Higuain, per esempio, rimangono centravanti più completi di Icardi per interpretazione del ruolo, ma da Icardi, in virtù del nuovo ciclo dell’Argentina e delle aspettative dell’Inter, mi aspetto un passo in avanti. A 25 anni può migliorare molto e adesso alla spalle non ha una squadra da quarto-quinto posto, ma molto più forte e lui rimane il giocatore simbolo".

 

(Fonte: Federico Masini, TuttoSport 15/8/18)

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