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Ag Cassano: “Ama la Samp, nessuno può negargli il suo sogno. Ferrero, basta guerre”

Tra Cassano e la Samp, di fatto, è nata una guerra, alimentata senza sosta dalle dichiarazioni di entrambe le parti. Il presidente Ferrero non è stato affatto docile con il numero 99, tagliato dalla squadra a lui tanta cara senza se e senza ma:...

Dario Di Noi

Tra Cassano e la Samp, di fatto, è nata una guerra, alimentata senza sosta dalle dichiarazioni di entrambe le parti. Il presidente Ferrero non è stato affatto docile con il numero 99, tagliato dalla squadra a lui tanta cara senza se e senza ma: "Vada a giocare in B, ci aiuti e vada dove lo vogliono", queste le parole del numero uno sampdoriano, parole che non potevano non ricevere risposta.

A fare le veci del fantasista barese ci ha pensato il suo storico procuratore, Giuseppe Bozzo: "Premesso che con Ferrero e Romei ho un ottimo rapporto, vorrei innanzitutto precisare che Cassano mi ha riferito di non avere mai detto al presidente 'vado via se viene questo allenatore o quell’altro' (Ferrero: «Mi ha detto che sarebbe andato via senza Montella»), di non avere mai avuto incontri con nessuno a giugno quando era in vacanza, ma piuttosto di avere dichiarato pubblicamente al presidente, e alla presenza del ds Osti, ai primi di luglio al ritrovo della squadra all’Ac Hotel che non avrebbe avuto nessun problema a partire da settima o ottava punta. Capisco che possa suonare come una bestemmia, ma il suo amore per la Samp va oltre ogni possibile considerazione tecnica".

"Se è vero che si cambia nello spogliatoio dei magazzinieri? Non è così. La verità è che a Antonio non viene concesso di cambiarsi nello spogliatoio della prima squadra, ma in uno più piccolo al piano superiore. Dove per qualche giorno si è cambiato anche un solo magazziniere. Conosciamo i problemi di spazio del Mugnaini, ma è solo una precisazione di verità. Antonio non ha mai parlato di “magazzino” e mai si è lamentato di avere come vicino il magazziniere".

"Antonio non ha alcuna intenzione di azionare un suo diritto, la richiesta cioè di essere integrato in prima squadra. Non lo ha fatto, non lo fa e non lo farà. Vuole solo continuare ad allenarsi, cosa che sta facendo, perché il suo sogno era quello di ritornare alla Samp. Penso che abbia dato il suo contributo alla salvezza nella scorsa stagione, cito ad esempio le vittorie nel derby di andata e al Bentegodi con il Verona. E credo che Ferrero dal punto di vista tecnico sia stato ripagato".

"Serie B? Dove andrà a giocare è una scelta esclusiva di Antonio, come ha sempre fatto nella sua vita. Ha rifiutato ricche proposte da Cina e Messico. Lui vuole restare alla Samp. Senza fare polemica perché ama la Samp. Invito Ferrero a sotterrare l’ascia di guerra, perché qui di guerre non ce ne sono. Bisogna pensare solo al bene della Samp, senza alimentare polemiche. Conosco Antonio da anni, per me è molto di più di un semplice assistito, è un amico. Un ragazzo generoso, pulito e molto sincero. La Samp gli ha dato molto, lui credo però abbia fatto divertire tantissimo i tifosi blucerchiati. Sa che tanti si ricordano della lite con Riccardo Garrone, per la quale ha pagato e chiesto tante volte scusa, venendo perdonato dalla famiglia. Ha fatto di tutto per tornare, ama questi colori e questi tifosi. È all’ultimo anno di contratto e nessuno potrà negargli il sogno di riuscire nei prossimi mesi a giocare ancora per la Samp. Altrimenti significa che il sogno resterà tale. Nessuno può biasimarlo per questa scelta romantica. Invitiamo quindi Ferrero a restare tranquillo, a non agitarsi, a non fare più polemiche. Ha detto che è un campione, ed è vero. Cassano è un campione della Sampdoria e il suo dovere è allenarsi per farsi trovare pronto".

(Il Secolo XIX)

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