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Bengtsson, il suicidio solo un ricordo: “Martins, che giocatore incredibile! L’Inter con me…”

Bengtsson, il suicidio solo un ricordo: “Martins, che giocatore incredibile! L’Inter con me…”

L'ex giocatore nerazzurro racconta come partendo dal calcio sia poi finito a fare tutt'altro (musicista e autore di testi), superando un brutto momento di depressione

Sabine Bertagna

Martin Bengtsson non è diventato un calciatore, ma un musicista e un autore di testi. Succede anche questo e quello che inizialmente era un sogno imprescindibile, si trasforma in qualcos'altro. Bengtsson giocò per un breve periodo nella Primavera dell'Inter (2004) e se ne andò dopo essere caduto in depressione a causa di un infortunio. A Goal ha raccontato la sua esperienza nel calcio, ma soprattutto come questa esperienza lo ha portato a fare cose completamente diverse. Permettendogli di superare una depressione molto forte. Ma dell'Inter conserva buoni ricordi: "Obafemi Martins era un giocatore incredibile. Ma anche Adriano, Zanetti o Vieri mi avevano impressionato. Era un'esperienza fantastica, quando giovedì in allenamento si giocava l'amichevole contro la prima squadra. Si imparavano un sacco di cose".

 

Dalla Svezia a Milano -"L'Inter seguiva come molte altre società le partite delle giovanili. Non so quando mi videro la prima volta, ma nel 2003 contattarono il mio agente quando esordii con l'Örebro nel campionato svedese. Non avevo paura di andarmene da casa. L'Inter era allora uno dei più grandi club del mondo. Ero super felice quando mi venne data l'opportunità e nonostante fossi consapeole delle difficoltà che ciò avrebbe comportato (così giovane in un paese straniero), la decisione mi risultò piuttosto facile. L'inizio fu forte, ma anche pazzesco e nuovo. Avevamo una bella squadra con giovani come Marino, Lombardi, Adeshokan, Eliakwu, Valeri, Coe, Laribi. Venni accolto bene da loro e anche dal personale dell'Inter. Solo successivamente, durante il mio infortunio al ginocchio, caddi in depressione".

 

 

 

La depressione e il tentato suicidio - "L'Inter si preoccupò molto per me. Io avevo completamente perso il fuoco, non volevo più giocare a calcio. L'Inter si mostrò comprensiva e risolse il mio contratto senza problemi".

(Goal)