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Biasin: “Brozovic non si stanca mai. Inter, riecco la caratteristica principale”

Il giornalista Biasin esalta le qualità di Brozovic che con il suo gol ha permesso all'Inter di battere la Sampdoria

Francesco Parrone

Dalle colonne del quotidiano Libero, il giornalista Fabrizio Biasin commenta il risultato positivo dell' Inter, in una notte nella quale è stato riesumato il Var"E alla fine arriva Brozovic: l’Inter ingrana a Genova grazie a una pedatona del suo centrocampista platinato e in questi casi è doveroso dire «ma quanta fatica». I nerazzurri arrancano abbastanza per tutto il primo tempo, ma arranca pure la Samp: la partita è brutta e risente del match di Champions (quello dei nerazzurri) e del recupero di campionato (Samp-Fiorentina). Spalletti chiede a gran voce di far passare più palloni possibili tra i piedi di Brozovic (l’unico che non si stanca mai), ma il delta tra «vogliamo fare» e «ok, lo facciamo» è troppo ampio. Manca ancora un gioco e, diciamolo, mancava anche l’anno passato. Un anno fa, però, la squadra correva sempre più degli avversari, mente oggi appare ancora in rodaggio.

Spalletti è costretto ad affidarsi alle giocate dei singoli e al «pupillo» Nainggolan che, in effetti, il suo lo fa: gol a fine primo tempo annullato con il Var per fuorigioco. Ecco, alla 5ª giornata di campionato è finalmente tornato il Var, gli arbitri lo hanno rispolverato e va bene così (vedi anche gol annullati ad Asamoah e Defrel e cartellino rosso prima assegnato e poi tolto a Kurtic in Fiorentina-Spal). Ora però è il caso che ci si uniformi: Var sempre,per tutti e fino alla 38ª giornata, altrimenti si rischia di assistere a un torneo inquinato, con regolamenti variabili e applicazioni che dipendono dall’arbitro designato (alcuni sono più «tecnologici», altri meno).

Il resto lo raccontano i numeri: la Samp sta facendo il suo onesto campionato, l’Inter ha finalmente iniziato il suo percorso. A Genova ci ha creduto fino alla fine, non si è arresa dopo il palo di Candreva e il secondo gol annullato con la tecnologia; è rimasta «sul pezzo», forse in maniera un po’ disordinata ma con quella che è la sua caratteristica migliore (almeno fino a questo momento): il cuore. E allora eccola lì la squadra di Spalletti: ancora bruttina ma finalmente con lo stesso spirito che l’anno passato le ha permesso di strappare il quarto posto. Così può andare lontano".

(Fonte: Libero 23/09/18)

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