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Biasin: “Inter, hai il braccino che non permette di puntare chi è avanti. Mercato? Marotta…”

L'analisi del noto giornalista

Marco Astori

Tra le pagine dell'edizione odierna di Libero, il noto giornalista Fabrizio Biasin ha analizzato così il pareggio dell'Inter a Verona col Chievo: "E' un buon Natale per molti, ma certo non per l'Inter, che pareggia 1-1 a Verona contro il Chievo del quasi 40enne Pellissier. Punto meritatissimo quello dei veneti, spacciati in classifica ma mai rassegnati per tutti i 90 (e più) minuti di gioco. Una vera e propria lezione per la squadra di Spalletti che non gioca una brutta partita e, comunque, si fa fregare dal solito momento di scarsa lucidità o, forse, di piccola-supponenza (una cosa del genere "più o meno la partita è finita, siamo stati bravi, buone feste a tutti"). Buone feste mica tanto: i nerazzurri avevano tra le mani un panettone da +7 punti sulla quinta in classifica e, invece, si ritrovano con sole cinque lunghezze di margine: non poche, ma è sempre il solito discorso del «braccino» che ti obbliga a guardare dietro e non ti permette mai di puntare a chi c'è davanti. E davanti c'è nientemeno che il Napoli, ovvero la squadra che tra tre giorni sarà di scena a San Siro per il primo «boxing day» all'italiana.

Ecco, questa sarà un'occasione d'oro per mister Luciano, un'occasione da non sprecare per dimostrare a tutti quanti (i criticoni, come sempre, abbondano) che questa non è una squadra capace «solo» di fare il suo bel dovere, ma anche di andare «oltre», di vincere qualche partita dove sulla carta sei certamente sfavorito. Spalletti, Icardi e tutti i nerazzurri devono fare quel passo in avanti necessario per regalare stimoli a un ambiente che fatica sempre di più ad «accontentarsi» del piazzamento. Molto, ovviamente, passa dal mercato, ma per quello è il caso di aspettare giugno. A gennaio - parola del direttore generale Giuseppe Marotta - «difficilmente si farà qualcosa» anche perché, specifica a sua volta Spalletti «è difficile riuscire a rinforzare l'Inter sul mercato di gennaio, giocatori di questo livello non si trovano così facilmente». Tradotto: non arriverà nessuno o quasi, a meno che qualcuno non chieda espressamente di essere ceduto. In quel caso si provvederà a sostituirlo. Vero è che «chi c'è» deve riuscire a sua volta a fare quel benedetto salto di qualità, indispensabile per aiutare il gruppone: Lautaro e Vecino, due dei subentrati ieri a Verona, hanno reso molto poco, il tutto in attesa che Nainggolan (ieri prestazione da «sei stiracchiato» in pagella) torni ad essere il vero Nainggolan, ovvero quello che non viene tolto dalla mischia perché stanco, ma ci rimane per cementare i risultati. Ieri non è accaduto, l'Inter conferma che dicembre non è decisamente il suo mese preferito e il resto ce lo dirà il match di mercoledì, quello sì assai affascinante".

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