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Bielsa, Loco messaggio a Crespo: “Mi scuso pubblicamente. Commesso un errore imperdonabile”

Il Loco è tornato su un vecchio argomento per chiedere scusa a un ex Inter e dare una lezione di vita

Gianni Pampinella

Non sono mai banali le conferenze stampa di Marcelo Bielsa. Anche nell'ultima conferenza il Loco è tornato su un vecchio argomento, raccontato quasi fosse una parabola sulla vita. Il motivo? Chiedere pubblicamente scusa a un grande attaccante come Hernan Crespo, allenato dal Loco quando era ct dell'Argentina.

L'ERRORE - "Vi racconto un mio grave errore. E' uno di quegli errori che non mi perdono. Ho avuto l'occasione di allenare un grandissimo centravanti, Hernan Crespo. Era un giocatore molto generoso. Ho avuto l'occasione di allenarlo in due momenti: quando stava maturando e quando già era maturato. Quando stava maturando, gli dissi una volta che lo consideravo già maturo. Ma gli stavo mentendo, cercavo di rafforzare la sua autostima assegnandogli una caratteristica che non pensavo lui avesse. Quando è passato il tempo e lui è maturato per davvero, allora gli dissi: "Che maturità hai acquisito, non sei più quello di prima". E lui mi rispose: "Ma se proprio tu mi avevi detto che mi consideravi già maturo. Allora mi hai preso in giro, mi hai detto che ero già maturo ma non lo pensavi veramente".

LE SCUSE PUBBLICHE - E non mi sono mai perdonato quell'errore. Racconto tutto questo non per il gusto di raccontarvelo ma per chiedere pubblicamente scusa a Crespo, perché so di averlo ingannato. Se uno inganna il proprio figlio perché ottenga in un determinato momento la forza mentale necessaria, avrà ottenuto un risultato nell'immediato ma lo avrà danneggiato per il futuro, perché lo avrà convinto di essere qualcosa che non è. Ci sono processi che si completano con la maturità ma quando non sei maturo puoi comunque possedere qualcosa di ciò che avrai maturando ma puoi possederlo per una frazione di tempo. E l'errore che ho commesso con Crespo è stato quello di dirgli che il suo processo di maturazione fosse già completo ma non lo pensavo realmente. Perché lui poi è diventato veramente quello che io gli dissi che già era".

(radiopopularsanluis)

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