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Bini: “Inter rosa forte, ma manca la società. Kondogbia sembrava avesse 10 kg in più”

L'ex bandiera nerazzurra ha parlato del momento della squadra di de Boer e della situazione in casa interista

Andrea Della Sala

Terza sconfitta consecutiva per l'Inter, dopo Roma e Cagliari ancora zero punti per la formazione di de Boer. Sul momento della squadra nerazzurra si è soffermato l'ex giocatore dell'Inter Graziano Bini ai microfoni di Tmw:

"Ci sono delle scelte sbagliate proprio all'inizio. Questo allenatore non lo condannerei più di tanto perchè non conosceva il calcio italiano. Io reputo che l'Inter abbia una rosa abbastanza forte, ma manca la società. Non la società nel senso del presidente, mancano i dirigenti con la personalità di imporre un po' di timore anche ai giocatori. Da quando è andato via Mourinho, l'Inter ha cambiato otto allenatore. Allora tutti gli allenatori sono stupidi? Qui c'è una dirigenza che non c'entra niente. Zanetti è stato un grandissimo giocatore, ma va bene come rappresentanza, Ausilio non c'entra niente. Stiamo parlando dell'Inter. E' colpa dei dirigenti che non si sanno imporre".

Il caso Icardi.

"Ci son stati dei dirigenti che hanno detto che non sapevano che aveva scritto il libro. Nello spogliatoio lo sapevano tutti, ma i dirigenti dove vanno alla mattina? Alla Juventus se scrivi un libro prima devi chiedere il permesso alla società e poi la società legge la bozza. Se c'è da correggere qualcosa si corregge e non veniva fuori questo pandemonio".

Ritorno di Moratti?

"A questa domanda non rispondo nemmeno. Non è mica questa la soluzione dei problemi".

La gara di oggi?

"L'emblema della partita è stato l'ingresso di Kondogbia. Il centrocampista sembrava uno che fosse 10 kg in sovrappeso. Io, dirigente della società, parlo col presidente che è a 20mila chilometri di distanza e si comunica la decisione di andare in ritiro e il ritiro si ferma quando si inizia a correre. Una volta si faceva così. Ai giocatori dà fastidio andare in ritiro perchè son lontani dalle famiglie. I dirigenti non hanno questa personalità, Ausilio e Zanetti".

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