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Caio Ribeiro: “Gabigol non si perda d’animo. Ho visto l’Inter, può giocare. Ai miei tempi…”

Caio Ribeiro, brasiliano ex Inter nel 1995, ha commentato il difficile approccio con il calcio europeo di Gabigol

Dario Di Noi

L’avvio di stagione non proprio esaltante di due brasiliani come Gabigol e Ganso, sbarcati in Europa la scorsa estate, sta facendo un gran rumore in patria. Nonostante gli investimenti di Inter e Siviglia, i due hanno trascorso più tempo a guardare i loro compagni che a mostrare il proprio talento sul campo: insomma, pochi mesi più da spettatori che da giocatori. L’aspetto positivo per entrambi - scrive Globo Esporte - è che le buone notizie sono in arrivo: Ganso dovrebbe trovare più spazio per l’infortunio occorso a Nasri; Gabigol, invece, può probabilmente sorridere per l’esonero di De Boer.

Il noto portale brasiliano ha contattato un ex Inter per commentare il momento vissuto da Gabigol e Ganso. Si tratta di Caio Ribeiro, nerazzurro nel 1995: aveva 20 anni e disputò 8 partite con la squadra di Roy Hodgson, senza mai segnare un gol. Questo il suo pensiero sui primi passi di Gabigol nel calcio europeo, concesso a Globo Esporte prima dell'esonero di Frank De Boer: "La gente qui in Brasile a volte è miope e si aspetta tutto subito, sia perché segue questi ragazzi da molto tempo, sia perché si tratta di brasiliani e poi perché li adora. Certi calciatori a volte hanno bisogno di tempo per adattarsi ad una squadra, o ad un nuovo stile di gioco. Spero solo che non si perdano d’animo e si preparino al meglio per il momento in cui avranno un’occasione, perché non dovranno perderla. Nel mio caso, il mio inserimento è stato un po’ ostacolato dall’essere arrivato a metà stagione e dalla limitazione a soli tre stranieri. C’erano Roberto Carlos, Zanetti e Paul Ince. Perciò potevo giocare solamente se uno dei tre non fosse stato in campo. Gabigol? L’Inter vive un processo di ricostruzione. Io immaginavo che, in questo processo, Gabigol fosse più importante. Innanzitutto perché è arrivato con morale, dopo la vittoria dell’oro olimpico con la Seleçao. Non so se la mentalità sia rimasta sempre la stessa, ma ai miei tempi c’era un po’ di paura nel lanciare un giocatore così giovane. Lui è anche uno degli ultimi arrivati, e loro probabilmente danno molta importanza all’esperienza. Ho visto le partite dell’Inter, ho seguito i problemi di Icardi con il libro, e penso che Gabigol abbia la forza per essere titolare. Prima che De Boer perda il posto, perché non so se durerà ancora molto (e infatti…), penso che debba far giocare Gabigol. Mi dispiace molto questo suo inizio all’Inter".

(Globo Esporte)